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Culle vuote, aule che si svuotano: Bassano ripensa la rete e investe nella nuova scuola Canova

Bassano ridisegna la rete scolastica tra chiusure e trasferimenti, conferma trasporto e mensa agevolati

Culle vuote, aule che si svuotano: Bassano ripensa la rete e investe nella nuova scuola Canova

A Bassano del Grappa, come nel resto d'Italia, le culle vuote si traducono in aule sempre più vuote. La contrazione delle nascite sta mettendo a dura prova il sistema scolastico cittadino, costringendo l'amministrazione a prendere decisioni difficili e a ripensare l'intera rete degli edifici scolastici. La chiusura della storica scuola Cremona, avvenuta nei mesi scorsi, è solo l'ultimo segnale di una tendenza che sembra inarrestabile.

 Nel 2024 sono nati a Bassano solo 239 bambini, e nei primi sei mesi del 2025 i nuovi arrivati sono stati appena 118. Se il trend dovesse continuare, le proiezioni per l'anno scolastico 2029/2030 mostrano un calo drastico: si prevedono circa 409 alunni in meno nelle scuole primarie (equivalenti a 24 classi) e una riduzione di 157 studenti alle medie (pari a 7 classi).

Un esempio concreto degli effetti di questa denatalità si è avuto alla scuola San Francesco di Rondò, dove la prima classe non è stata avviata a causa di sole 11 iscrizioni. Nonostante il provvedimento, 4 dei 11 bambini frequenteranno la stessa scuola, inseriti in una pluriclasse con gli alunni di terza. I genitori dei restanti 7 bambini hanno optato per le scuole XXV Aprile e San Lazzaro, attratti anche dalla possibilità del tempo pieno.

Anche la scuola Pascoli, con il suo indirizzo montessoriano, è costretta a spostarsi. Per i prossimi due anni, gli alunni saranno ospitati negli spazi dell’Istituto Scalabrini, garantendo così la continuità del loro percorso educativo. Il Comune, per assicurare un'adeguata sistemazione, ha accettato un canone annuo di 118.040 euro. Terminato questo periodo, sarà necessario individuare una sede definitiva.

Il calo delle nascite non è l'unica sfida. L'amministrazione deve gestire 25 edifici scolastici, tra elementari, medie, asili nido e scuole materne, e deve farlo in un'ottica di sicurezza, modernità e sostenibilità. Per questo, sono già iniziate le indagini strutturali su tutti gli edifici per capire dove e come intervenire.

Confermati tutti i servizi parascolastici. Tra questi il sostegno al trasporto pubblico scolastico, finanziato al 60%, per garantire spostamenti sicuri ed economici agli studenti. A ciò si aggiunge il bonus mensa per la scuola dell’infanzia e primarie statati, a sostegno delle famiglie a basso reddito.

Nonostante le difficoltà, la città guarda avanti. È stato infatti approvato il progetto esecutivo per la costruzione della nuova scuola Canova. Con un investimento di 9 milioni di euro, nascerà la più grande scuola elementare della città: un edificio moderno e funzionale con 20 aule e una superficie di oltre 3.500 metri quadrati. La nuova Canova, oltre a offrire spazi all'avanguardia per gli studenti di oggi, sarà un punto di riferimento strategico per la futura riorganizzazione della rete scolastica cittadina.

La sfida demografica resta dunque aperta e complessa, ma Bassano sceglie di affrontarla investendo sul futuro. Se da un lato le culle vuote impongono razionalizzazioni, dall’altro la nascita di una scuola dimostra la volontà di non arrendersi, ma di trasformare la crisi in occasione di rinnovamento.

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