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Rovigo, sicurezza in provincia: i numeri dei Carabinieri tra luci e ombre

Un anno di successi per i Carabinieri di Rovigo: l'86% dei delitti perseguiti, 150 arresti, lotta alla droga e impegno contro la violenza di genere rafforzano la sicurezza della provincia.

Un anno di attività intensa, quello appena concluso per il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rovigo, che presenta un bilancio ricco di cifre e operazioni, e che offre uno spaccato complesso e articolato della sicurezza nel territorio polesano.

I dati ufficiali parlano di risultati significativi, ma spingono anche a riflettere sul tessuto sociale e criminale della provincia. Oltre 6.300 delitti perseguiti su quasi 7.500 reati commessi: un dato che segnala un’efficace capacità di reazione da parte dell’Arma, con quasi 150 arresti e circa 2.000 denunce a piede libero.

Un’attività operativa sostenuta anche da un uso massiccio del numero di emergenza 112: più di 77.000 chiamate, che hanno richiesto oltre 14.500 interventi. Controllo del territorio e presenza fisica restano centrali nella strategia: oltre 60.000 persone identificate e 40.000 veicoli fermati testimoniano un’attività capillare, non solo preventiva ma anche investigativa. Particolare attenzione è stata posta al contrasto del traffico e consumo di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’anno, le forze dell’ordine hanno sequestrato oltre 47 kg di droga. Sono state 60 le persone arrestate o denunciate, tra cui un minorenne, mentre quasi 100 individui (il 9% under 18) sono stati segnalati come assuntori. Un dato che, al di là dell’aspetto repressivo, solleva interrogativi sulle dinamiche giovanili e sui sistemi di prevenzione nelle scuole e nei contesti familiari. Il tema della sicurezza su strada resta critico: più di 1.000 incidenti sono stati registrati nell’ultimo anno. In questo ambito, 50 persone sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza e 15 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, un dato quest’ultimo che coinvolge in modo preoccupante i più giovani. In un territorio che vanta un’importante componente naturalistica, l’attività dei Carabinieri Forestali si è concentrata su un’ampia gamma di controlli: oltre 1.000 ispezioni, tra vincoli ambientali, polizia fluviale, rifiuti, pesticidi e antibracconaggio. Da queste verifiche sono scaturite 36 denunce all’Autorità Giudiziaria. Un'attività essenziale che però segnala anche le vulnerabilità di un ecosistema sottoposto a pressioni costanti. Il Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) di Padova ha operato con decisione nella provincia, effettuando 156 ispezioni, da cui è emerso un dato preoccupante: un terzo delle attività controllate nel settore alimentare e sanitario è risultato non conforme. Sono stati eseguiti oltre 5 arresti e applicate 5 misure cautelari, a conferma di una situazione che impone un monitoraggio costante. Infine, il fronte forse più delicato e doloroso: quello della violenza domestica e di genere. Nel 2024, i Carabinieri di Rovigo hanno effettuato 3 arresti e 126 denunce in casi rientranti nel cosiddetto “codice rosso”. Un impegno importante che però riflette anche l’emergere di situazioni critiche all’interno della sfera familiare e relazionale. Il quadro che emerge è quello di una provincia attenta e ben presidiata, ma non priva di criticità. Se da un lato la risposta delle forze dell’ordine appare pronta ed efficace, dall’altro la fotografia dei reati – dalla droga alla violenza, dall’ambiente alla strada – invita a non abbassare la guardia. La sicurezza, oggi, non è solo questione di numeri, ma di tenuta sociale, prevenzione e collaborazione tra istituzioni e cittadini. E su questo, la partita è ancora tutta da giocare.

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