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SICUREZZA URBANA. CAMPOSAMPIERESE OVEST 3/4
06.07.2025 - 16:22
Nell’ultimo anno le chiamate al numero di emergenza dei Carabinieri sono aumentate del 10%, un dato che indica una maggiore fiducia dei cittadini nell’Arma e una crescente propensione a denunciare. Tuttavia, ciò che colpisce maggiormente nei dati relativi alla criminalità nella provincia di Padova è l’aumento dei reati violenti: in particolare, si registra un incremento delle rapine, degli atti vandalici e, soprattutto, delle aggressioni.
Tra i protagonisti di questi episodi ci sono anche molti giovanissimi, coinvolti non solo in furti e rapine, ma sempre più spesso in comportamenti aggressivi.
“Sono sicuramente soggetti ad una iperstimolazione perché sono esposti a contenuti anche violenti che derivano da ideologia, da suprematismo bianco. – commenta il generale Michele Cucuglielli, Comandante Provinciale Carabinieri - Sono tutte tematiche di violenza che si possono trovare in rete e che in alcuni casi possono fare anche breccia nei giovani, soprattutto in coloro che non sono strutturati, coloro che hanno delle difficoltà diciamo relazionali o hanno dei problemi sociali e dei problemi familiari. Il tema della violenza deve essere attentamente seguito e monitorato”
Tra le tipologie di reato in crescita spiccano anche le truffe ai danni di anziani e persone fragili, aumentate del 51%. A questo incremento corrisponde però un’intensificazione dell’attività investigativa e dell’efficacia repressiva, con un numero crescente di arresti nei confronti dei truffatori.
«Abbiamo registrato un aumento dei furti e dei reati contro le fasce più vulnerabili – prosegue il generale – ma anche un’intensificazione dell’attività repressiva nel contrasto allo spaccio di droga».
Per quanto riguarda la violenza di genere, i dati sono altrettanto allarmanti: le denunce sono cresciute del 62%, con 743 casi seguiti dai Carabinieri nella sola provincia di Padova. In 39 casi, sono stati applicati i braccialetti elettronici per monitorare gli indagati. «Crescono le persone arrestate e denunciate per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori – conclude Cucuglielli – con un aumento degli arresti di circa il 60%. Questo dimostra una maggiore consapevolezza delle vittime, che sempre più spesso trovano il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine, riconoscendo di essere vittime di violenza».
I numeri parlano, ma non bastano. Dietro ogni statistica c’è una storia personale, una vittima che ha trovato il coraggio di denunciare o un giovane che ha imboccato la strada sbagliata. L'aumento delle denunce, pur testimoniando una maggiore fiducia nelle istituzioni, è un segnale preoccupante: la nostra società è alle prese con disagi profondi come l'isolamento, la normalizzazione della violenza e le fragilità familiari e culturali.
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