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SICUREZZA URBANA. VICENZA 3/4

Rucco: «Possamai dovrebbe dimettersi o cedere la delega alla sicurezza»

L’ex sindaco e consigliere comunale di Fratelli d’Italia all’attacco

Rucco: «Possamai dovrebbe dimettersi o cedere la delega alla sicurezza»

Alcuni episodi cruenti che si sono succeduti nel breve volgere di un paio di settimane, hanno scatenato le ire delle opposizioni: l’aggressione da parte di una baby gang ad un corriere a Porta Castello, con un pestaggio al quale è seguito il furto del portafoglio e il ricorso al Pronto soccorso; in corso Palladio un uomo ha colpito una ragazza e il padre per una semplice richiesta di raccogliere i bisogni del cane; in piazza Matteotti un automobilista è stato colpito con un tirapugni per aver richiamato un giovane che urinava contro la sua auto. “Solo” verbale, ma con minacce di morte, l’ultimo episodio che ha coinvolto una mamma e il suo bambino all’uscita del Parco giochi in Campo Marzo (il protagonista è stato identificato e sarà espulso dal Paese).

Ad intervenire in maniera molto dura nei confronti del sindaco Possamai, chiedendone le dimissioni è l’ex sindaco e consigliere di Fratelli d’Italia Francesco Rucco: «Se mi permetto di fare una richiesta di questo genere è perché sono stato sindaco anch’io e proprio perché ritengo la sicurezza un elemento fondamentale, una garanzia imprescindibile per i cittadini, ho invitato il sindaco a lasciare subito le deleghe alla sicurezza a qualcuno capace di occuparsene davvero, oppure a dimettersi. La verità è semplice: a Vicenza non esistono politiche di sicurezza, non esiste una visione, non esiste un piano. Manca il contrasto al degrado urbano così come politiche serie di polizia locale. Non ci sono presìdi stabili, non c’è prevenzione, non c’è controllo del territorio. Invece di assumersi le proprie responsabilità si continua a scaricare la colpa su questura, prefettura, governo. Ma la legge stabilisce che il primo responsabile della sicurezza urbana è il sindaco».

-Non c’è una responsabilità più alta, a livello nazionale, sia per quanto riguarda la carenza di organico a Vicenza delle forze dell’ordine, sia a livello legislativo e di certezza delle pene?

«In questi ultimi tempi abbiamo assistito ad un ricambio generazionale nelle forze dell’ordine e sono giunti in città e provincia forze fresche e un numero più elevato di poliziotti e carabinieri rispetto a quando ero io sindaco. Grazie ai concorsi è stato possibile assumere più agenti di polizia locale, poi però non bisogna fargli fare solo multe. Non sto parlando di pubblica sicurezza, ma di supporto alle forze dell’ordine. Chiaro che bisogna dare loro gli strumenti: corsi di formazione e di difesa, bodycam, teser».

-In merito alla baby gang, molte delle quali composte da extracomunitari di seconda generazione e spesso minorenni e non imputabili, cosa può fare un’amministrazione?

«Si può agire sui genitori, sia da un punto di vista preventivo, sia punitivo, con sanzioni pecuniarie in caso di danni, revocando l’eventuale permesso di soggiorno, fino alla revoca della potestà genitoriale nei casi in cui non siano in grado di controllare i figli».

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