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Mario Bergamin, il cuore dell'Hockey Bassano 1954: "Il sogno è riportare lo scudetto a Bassano"

Da 60 anni nel mondo giallorosso, il DS racconta il progetto che ha l'obiettivo di riportare la squadra ai vertici nazionali ed europei

Mario Bergamin, il cuore dell'Hockey Bassano 1954: "Il sogno è riportare lo scudetto a Bassano"

Mario Bergamin

Mario Bergamin ha il giallorosso nel cuore. Da 60 anni, prima da giocatore e poi da dirigente, veste la maglia del Bassano. Quest'anno è riuscito a portare Coach Bertolucci in panchina, mettendo le basi per un progetto che vuole riportare la società del Grappa ai vertici del mondo Hockey.

Mario Bergamin, direttore sportivo e vice presidente dell'Hockey Bassano 1954, ha dedicato la sua vita alla squadra della sua città. Nato a Bassano e con oltre 60 anni di militanza nel mondo giallorosso, Bergamin è il cuore pulsante di una società che sta cercando di tornare ai livelli di gloria del passato.

"Ho iniziato qui da giocatore. Questo è sempre stato il mio mondo. Ora come DS e vice presidente continuo a vivere questi colori come una parte di me stesso. È la mia vita, dopo la famiglia", afferma con passione Bergamin. "Insieme al nostro allenatore, Alessandro Bertolucci, abbiamo lavorato duramente per allestire una squadra competitiva. Abbiamo una base solida con giocatori internazionali e giovani talenti cresciuti in casa. Siamo attualmente quinti e il nostro obiettivo è arrivare tra i primi cinque, ma ci sono ancora grandi margini di miglioramento".

Il progetto a lungo termine di Bergamin mira a riportare l’Hockey Bassano ai vertici. "In tre anni vogliamo competere a livello europeo. Il nostro sogno è riportare lo scudetto a Bassano, sarebbe una cosa meravigliosa". Il direttore sportivo non ha dubbi sulla qualità del lavoro svolto finora: "Abbiamo un allenatore che è tra i migliori d’Europa. In Italia ce ne sono pochi di questo livello. In passato ha portato l’Italia al terzo posto al mondiale. Abbiamo avuto la possibilità di prenderlo al momento giusto e non ce la siamo fatta sfuggire".

A Bassano l’Hockey è da sempre una questione prioritaria: "Questo sport è nelle radici della città. È sentitissimo. Nella finale di Champions contro il Barcellona (2007) c’erano 5200 spettatori paganti e 600 fuori. Il palazzetto e i nostri tifosi sono unici".

Per Bergamin essere direttore sportivo non significa solo gestire il mercato, ma avere uno sguardo d'insieme a 360 gradi: "Ci vuole esperienza e una conoscenza approfondita del gioco. Bisogna girare per i palazzetti d’Italia e d’Europa, studiare molto", spiega. "Di solito, l'allenatore indica i profili del giocatore, ma poi è compito mio scegliere quello giusto, quello che ha l'attitudine adatta alla nostra squadra".

Il DS, sottolinea, poi, l’importanza di conoscere il lato umano di ogni ragazzo: "È fondamentale capire il loro carattere. Vado sempre a informarmi su dove hanno giocato prima, su come si comportano fuori dal campo. La qualità che cerco di più è l’umiltà, è fondamentale".

Con un progetto a lungo termine in mente, Mario Bergamin è pronto a fare tutto il possibile per riportare l’Hockey Bassano al vertice. Con la guida esperta di Bertolucci e un gruppo motivato, la città di Bassano può sognare in grande, con l’obiettivo di tornare a sollevare lo scudetto e rivivere i fasti del passato.

Stefano Parpajola

Alessandro Bertolucci: "Hockey Bassano, pazienza e impegno per tornare ai vertici"

L'ambizione di coach Bertolucci, che dopo una grande carriera da giocatore, si sta confermando a grandi livelli anche da allenatore. La proposta di un hockey europeo e la voglia di riportare in alto il Bassano Hockey e la Nazionale: "Voglio il Mondiale e il Bassano ai vertici dell'hockey italiano."

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