Triestina-Padova: biancoscudati in direzione Paradiso

Che fantastica storia è la vita...il Padova ha conquistato Trieste e può toccare il cielo con un dito, è primo, è davanti a tutti. Terra di mare Trieste, appena ci entri ti accoglie, lo vedi e sospiri pensando a cosa sarà. Nubi, una pioggia che non vuole cadere per davvero e un pescatore lungo il porto. Si va al Nereo Rocco, una cattedrale, un tempio del pallone. Entri e ti manca il fiato per qualche secondo. El Paròn guarda dall'alto e accarezza l'una e l'altra figlia. È il suo derby, è la sua partita. 2000 padovani, sono bellissimi, fieri dei loro colori e pronti a difendere la loro città. Rispondono i triestini, malinconici per le difficoltà del presente, ma gagliardi.

Si gioca. 12 minuti e Buonaiuto pennella per Bortolussi: c'è la testa dell'areoplanino ed è gol. Sempre lui. È già festa in curva, ma è lunghissima. Inizia un'altra partita. In tribuna un occhio in campo e uno a Verona, dove gioca il Vicenza. Che succede di là? Intanto la pioggia si trattiene quasi a voler lasciare spazio alle lacrime che verranno dopo. Rocco sarebbe fiero: il Padova difende, lotta, con ogni forza, con un cuore grande così. Pareggia, intanto, il Vicenza. Torna la paura e in campo si soffre. É finita a Trieste. Iniziano così i due minuti più lunghi della vita; i giocatori al centro del campo, aspettando, non capiscono, ma sta per scoppiare l'Inferno. Segna la Virtus. Si può esplodere, un'altra leggendaria corsa verso la propria curva. Lacrime, gioie, sorrisi. Controsorpasso, ancora un fatale ultimo minuto gioca con i sentimenti di due piazze che sognano. E quindi proprio quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita. Padova direzione Paradiso, direzione Serie B. 

Il Padova sbanca il Nereo Rocco: il primo posto è di nuovo realtà

Il Vicenza cade a Verona, i biancoscudati sorpassano i rivali con una vittoria per 1-0