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Calcio. Serie A

Hellas-Inter 1-2: le parole dei due allenatori

Zanetti:"Orgoglioso dei miei", Chivu:"Siamo stati anche fortunati"

Hellas-Inter 1-2: le parole dei due allenatori

Chivu, allenatore dell'Inter

Un ruggito nel finale. È bastato questo all'Inter per espugnare il Bentegodi di Verona. Cross dalla sinistra di Barella, Esposito va a contendere il pallone a Frese, che spizza con la testa e indirizza dentro la propria rete. Una beffa per gli scaligeri, tre punti d'oro per i nerazzurri che restano nella scia della capolista Napoli. 

In sala stampa è lampante la delusione di Paolo Zanetti, il tecnico del Verona: "Abbiamo fatto una partita incredibile contro una squadra al top europeo. Gli episodi ci hanno puniti, ma cosa posso dire ad un gruppo che ha giocato con una grande mentalità? Bisogna dare fiducia a questi ragazzi che hanno un potenziale importante. Su 10 incontri almeno 7 li avremmo meritati di vincere. Poi il calcio è dettato degli episodi, ma noi dobbiamo essere lucidi e il nostro campionato inizia ora. C'è tanta delusione, ma anche grande orgoglio per la prestazione fatta". 

Per il tecnico veneto l'orgoglio e la soddisfazione per quello che si è visto in campo rimangono: "Ce la siamo giocata con tutti, poi contano i gol, i punti e la concretezza. Sono contento per Giovane che si è sbloccato. Questa squadra ha dimostrato di sapersi giocare le partite, di saper anche far divertire. Il pubblico ci ha applauditi; noi dobbiamo crescere su alcuni dettagli, ma meritiamo grande fiducia. Vado a casa orgoglioso, mi sento un gigante per ciò che la squadra ha dimostrato a livello emotivo. Il momento, però, è frustante, facciamo grandi match e otteniamo pochi punti".

Zanetti chiude raccontando le emozioni a caldo: "Il fuoco arde ed è acceso. Io sento che i ragazzi mi seguono in maniera totale, i miglioramenti individuali si vedono, il piano gara è stato seguito in maniera perfetta. Non perdiamo fiducia, anche se siamo molto arrabbiati. Ma siamo qui per salvare il Verona e divertire la gente. In questo momento stiamo facendo solo la seconda cosa, dovremo concentrarci sui punti a partire già da Lecce".

Il Verona, nonostante la sconfitta, ha giocato a viso aperto contro una big come l'Inter: "Quando ci sono queste prestazioni i risultati arriveranno. Per quello che creiamo è strano avere 5 punti. Ma il lavoro deve pagare per forza se non molleremo. Dovremo ribellarci e fare qualcosa di più senza farci sopraffare dalle emozioni negative. Belghali sta dimostrando di essere un giocatore importante. Attacca con grande qualità, è fondamentale per noi. Bella-Kotchap? Non gli manca niente, ha fisicità, velocità. Non giocava da due anni, sta facendo un grande lavoro. Questo ci fa capire il potenziale che può avere questa squadra. Stiamo migliorando, ma c'è molto margine di crescita".

Ha parlato poi Giovane, autore della rete veronese: "Sono felice per il gol, ma la classifica è difficile. Ci basta una vittoria per far terminare questo periodo. Giocare In Serie A è impegnativo, ci sono molte squadre buone. Creiamo, ma realizziamo poco. Ma possiamo migliorare. Il mister mi ha chiamato fenomeno? Adesso non lo sono, lavoro molto. Ero fermo da 8 mesi prima di arrivare qui, Zanetti mi ha aiutato. Devo crescere, piano piano. Ma se la squadra non vince non sono felice".

La rete per Giovane è arrivata con il destro: "Io sono mancino. Uso poco il destro. Forse il difensore non si aspettava che andassi con quel piede; devo, però, ancora migliorare il piede debole".

L'intesa con orban?: "Entrambi vogliamo i gol, siamo due attaccanti. Lui è un gran giocatore, aiuta molto la squadra. Ci scambiamo gli assist, cerchiamo di trovare l'intesa. Stiamo migliorando".

Un commento, infine, sulla prossima partita contro il Lecce: "La gara contro l'Inter è passata. Ora dobbiamo pensare a lavorare in modo importante, sarà una gara molto difficile. In Italia c'è meno tempo per pensare la giocata, sei sempre subito pressato. Non è facile il campionato italiano. Ma ce la giocheremo".

Il tecnico nerazzurro Chivu, invece, può tirare un sospiro di sollievo per la vittoria raggiunta in extremis: "Ci sono anche gli avversari. Si tratta di una squadra ben allenata, che ha intensità e qualità. Sapevamo sarebbe stata dura. Abbiamo avuto occasioni per chiuderla, poi abbiamo preso il pareggio dopo aver perso una seconda palla. Nella ripresa sono partiti meglio di noi, siamo rimasti sorpresi dal loro atteggiamento. Con i cambi abbiamo guadagnato campo anche se non abbiamo creato più di tanto. Ma siamo contenti perché siamo stati anche fortunati. Ogni tanto ci vuole. Luis Enrique? Ha giocato come tutta la squadra, questo era il tipo di partita, ha fatto ciò che doveva fare. Sono felice della sua prova. Poi è mio dovere fare crescere i miei uomini, è mia responsabilità".

La gara del Bentogodi è stato un match sporco: "Sapevamo che l'Hellas avrebbe fatto una gara così. Sono un mix tra fisico e tecnico. A volte ci sono anche partite di questo tipo. Noi abbiamo sempre l'obbligo di portare in campo la nostra migliore versione. Non si vince sempre con la bellezza, ma anche con la lotta e la bagarre. Abbiamo anche rischiato nel finale con due ripartenze. Siamo stati fortunati a vincerla poi. Il nostro merito è di aver mantenuto la lucidità fino in fondo. La nostra crescita passa anche da crocevia del genere".

Una domanda, infine, su Frattesi, non coinvolto nella gara: "Avrà il suo momento. Sta lavorando bene, è a disposizione. Quando lo vedrete in campo farà bene. Thuram? Ha bisogno di tempo, è ancora indietro di condizione. Il rischio di farsi male in questi casi è alto, piuttosto porto un giovane dell'Under 23, ma non voglio correre pericoli".

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