Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Ambiente

Brenta sorvegliato speciale: fototrappole contro i rifiuti nel cuore del fiume

Un tratto prezioso del fiume Brenta, che attraversa aree protette e zone di grande valore naturalistico ma sempre più minacciate dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, torna al centro dell’attenzione.

Brenta sorvegliato speciale: fototrappole contro i rifiuti nel cuore del fiume

Un tratto prezioso del fiume Brenta, che attraversa aree protette e zone di grande valore naturalistico ma sempre più minacciate dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, torna al centro dell’attenzione. Parliamo delle aree tra Carmignano di Brenta (Cava Giaretta), Fontaniva (Parco Brenta Viva e sinistra Brenta) e Grantorto (laghetto Finesso), punti cruciali lungo il corso del fiume dove l’equilibrio ambientale è messo a rischio da comportamenti incivili.

Qualche settimana fa, ETRA insieme al Comune di Fontaniva ha installato la prima fototrappola nell’ambito del progetto di monitoraggio ambientale. La scelta del luogo è avvenuta in collaborazione con l’associazione di pescatori “La Sorgente”, che presidia da anni il territorio fluviale, contribuendo a individuare l’area più idonea per il posizionamento dell’apparecchio. L’iniziativa si inserisce nel più ampio impegno del Comune di Fontaniva nella lotta all’abbandono dei rifiuti, rafforzato grazie a un bando regionale che ha permesso l’acquisto di sei fototrappole, quattro delle quali saranno gestite da associazioni locali in sinergia con la Polizia Locale. Gli strumenti saranno collocati nei punti più critici delle aree naturalistiche lungo l’asta del Brenta, per prevenire e contrastare il degrado ambientale. Nella Sala Consiliare del Municipio di Carmignano di Brenta ha inoltre ospitato il meeting del progetto europeo Interreg Italia-Croazia “Wastereduce”, promosso da Etra. L’iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti dopo l’esperienza del progetto Life Brenta 2030, guidato dal Comune di Carmignano, e l’intesa After-LIFE, nata per proseguire la salvaguardia dell’area Natura 2000 del Brenta.

All’interno di Wastereduce, Etra, e i partner italiani e croati hanno individuato alcuni tratti del fiume come aree pilota per creare vere e proprie “zone Wastereduce”, in cui le attività umane si svolgeranno nel rispetto e sotto una maggiore protezione delle risorse naturali. Finanziato dall’Unione Europea, il progetto coinvolge otto partner pubblici e privati e si basa su un approccio integrato a quattro livelli – monitoraggio, prevenzione, riduzione e mitigazione – per affrontare in modo innovativo la problematica dei rifiuti nelle aree protette.

Federico Franchin

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione