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Atv, aumentata la tariffa dell'abbonamento mensile dei bus: scoppia la rabbia dei fruitori tra disservizi e sovraffolamento

autobus verona

Il rincaro dell'abbonamento mensile Atv è entrato in vigore il 1 gennaio 2024: Verona resta comunque la provincia con costi sotto la media del Veneto.

Con il nuovo anno, e precisamente dal 1 gennaio, è entrato in vigore l'aumento sul prezzo dell'abbonamento mensile dell'autobus Atv. Un aumento anche fino a 10 euro, che ha suscitato la rabbia dei fruitori del trasporto pubblico, che già avevano lamentato i quotidiani disservizi dei bus di linea, tra ritardi, cancellazione di corse e sovraffollamento. Il rincaro, annunciato dall'azienda dei trasporti già in autunno, vale per tutta la città e la provincia. Salvo solamente chi aveva sottoscritto un abbonamento annuale, che dovrà però farci i conti a partire dal prossimo anno.

Il motivo del rialzo delle tariffe

L’Atv e la Provincia, ente di governo per il trasporto pubblico, si sono giustificate spiegando che le tariffe, invariate da 12 anni, non permettevano di fronteggiare l’inflazione e i costi di energia e carburante. Precisando, inoltre, come anche dopo il rincaro, i prezzi restino sotto la media del Veneto. Verona, tra l'altro, sarebbe l'ultima provincia ad aver applicato i rialzi, che serviranno anche per migliorare il servizio, con l'acquisto - ad esempio - di autobus nuovi, anche grazie ai fondi del Pnrr. I rialzi, inoltre, sono serviti per far fronte ad altre spese che derivano dai subappaltiche l’Atv ha stipulato con ditte private per coprire tratte scoperte, e per rivedere i bassi stipendi degli autisti e pagare gli straordinari. L’Atv, quindi, aveva spinto la Provincia per maggiorare il prezzo già a settembre, ma il Comune aveva preferito una linea più soft, con aumenti a scaglioni.  
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