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Fino al 31 agosto
15.03.2025 - 09:49
Una costellazione di capolavori che sfidano il tempo e la distruzione, offrendo una finestra sulla resilienza attraverso la bellezza artistica. Questo è il cuore di "Arte Salvata. Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre", una mostra che debutta oggi all'M9 - Museo del ’900 a Mestre, disponibile fino al 31 agosto 2025. La rassegna è stata presentata nella sede del museo mestrino dal padrone di casa, il presidente di Fondazione di Venezia Vincenzo Marinese, della direttrice e cocuratrice Serena Bertolucci con Géraldine Lefebvre e Marianne Mathieu del museo francese.
La rassegna presenta 51 opere del MuMa di Le Havre, noto per la sua ricca collezione di arte impressionista, giunte in Italia per la prima volta. Un evento segnato da un profondo significato simbolico, anche in considerazione delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, che distrusse quasi completamente Le Havre.
Curata da Géraldine Lefebvre e Marianne Mathieu, esperte di impressionismo, la mostra non racconta solo la rinascita di Le Havre, ma anche quella di Mestre e Porto Marghera, anch’esse vittime del conflitto. Le opere esposte, sopravvissute alla guerra, testimoniano la forza della cultura come veicolo di memoria collettiva e simbolo di rigenerazione urbana.
I capolavori di Monet, Renoir, Sisley e molti altri non solo celebrano un’eredità artistica, ma incarnano la rinascita di intere comunità. Questi quadri, sopravvissuti ai bombardamenti, hanno sostenuto la ricostruzione di Le Havre fino al suo riconoscimento come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
Parallelamente, la mostra si collega all’esposizione permanente di M9, arricchita per l’occasione da una sezione dedicata ai bombardamenti su Mestre, in un percorso che integra immagini storiche e racconti di quei tragici giorni. Questo viaggio visivo si chiude mostrando i primi passi della ricostruzione post-bellica.
Un ricco programma di incontri accompagna l’iniziativa: l’autore Salvatore Giannella e lo storico Lorenzo Benadusi figurano tra i protagonisti di talk che esplorano temi dalla salvaguardia dell'arte alla modernità. Anche Dario Falcone, il cui contributo musicale guida i visitatori nell’atmosfera del periodo, offrirà approfondimenti sulla musica europea del primo Novecento.
Mentre i visitatori si immergono in queste narrative, una video installazione di Alessandro Zannier esplora le perdite culturali e ambientali legate ai conflitti e allo sviluppo umano. Un sottofondo che enfatizza il messaggio della mostra: l’arte non è solo ricordo, ma pilastro della ricostruzione e simbolo di speranza.
Sostenuta da Intesa Sanpaolo e altre istituzioni, l’esposizione è un vivace esempio di come la cultura possa superare le avversità e ricordarci il potere della comunità e del patrimonio condiviso. "Arte Salvata" non è solo una celebrazione artistica, ma anche un invito a riflettere sul passato per costruire un futuro più consapevole e unito.
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