Gardini FdI: "Riaprire la sede INPS di Piove di Sacco, ringrazio il Governo"

La deputata padovana incassa l'ok dal Sottosegretario Mazzi

Riccardo Musacco

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17.09.2025 - 10:00

Gardini FdI: "Riaprire la sede INPS di Piove di Sacco, ringrazio il Governo"

La deputata padovana di Fratelli d’Italia Elisabetta Gardini incassa la risposta positiva del Governo sulla sede INPS di Piove di Sacco e annuncia una svolta: l’istituto è pronto a tornare operativo, in una nuova struttura, non appena si concluderanno verifiche tecniche e adempimenti.  La conferma è arrivata in Aula dal sottosegretario Mazzi, a valle di un’interrogazione depositata da Gardini il 5 agosto e discussa alla prima seduta utile dopo la pausa estiva. Un iter rapido che, nelle sue parole, rappresenta un segnale di attenzione per oltre 130 mila cittadini del Veneto meridionale. La sede padovana era stata chiusa nell’aprile 2024 per uno sfratto esecutivo, lasciando scoperto un territorio a cavallo tra le province di Padova, Venezia e Rovigo. Secondo i dati richiamati dalla parlamentare, l’ufficio gestiva almeno 3.500 pratiche annue in presenza, oltre a quelle da remoto: pensioni, malattie professionali, assegni familiari. Non mere incombenze, ma diritti di base. Nel frattempo, istituzioni locali e categorie economiche attendono la riapertura per ridurre tempi e costi sopportati da utenti finora costretti a rivolgersi a sportelli distanti. Da qui l’insistenza sul ripristino di un presidio pubblico di prossimità. Il Governo, assicura Gardini, punta a rafforzare i servizi nei centri periferici. Restano gli ultimi passaggi burocratici: la deputata promette di vigilare perché Piove di Sacco torni presto ad avere un punto INPS efficiente e stabile.

La deputata padovana di Fratelli d’Italia Elisabetta Gardini incassa la risposta positiva del Governo sulla sede INPS di Piove di Sacco e annuncia una svolta: l’istituto è pronto a tornare operativo, in una nuova struttura, non appena si concluderanno verifiche tecniche e adempimenti.

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La conferma è arrivata in Aula dal sottosegretario Mazzi, a valle di un’interrogazione depositata da Gardini il 5 agosto e discussa alla prima seduta utile dopo la pausa estiva. Un iter rapido che, nelle sue parole, rappresenta un segnale di attenzione per oltre 130 mila cittadini del Veneto meridionale.

La sede padovana era stata chiusa nell’aprile 2024 per uno sfratto esecutivo, lasciando scoperto un territorio a cavallo tra le province di Padova, Venezia e Rovigo. Secondo i dati richiamati dalla parlamentare, l’ufficio gestiva almeno 3.500 pratiche annue in presenza, oltre a quelle da remoto: pensioni, malattie professionali, assegni familiari. Non mere incombenze, ma diritti di base.

Nel frattempo, istituzioni locali e categorie economiche attendono la riapertura per ridurre tempi e costi sopportati da utenti finora costretti a rivolgersi a sportelli distanti. Da qui l’insistenza sul ripristino di un presidio pubblico di prossimità. Il Governo, assicura Gardini, punta a rafforzare i servizi nei centri periferici. Restano gli ultimi passaggi burocratici: la deputata promette di vigilare perché Piove di Sacco torni presto ad avere un punto INPS efficiente e stabile.