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Lectio Magistralis dell'On. Martina Semenzato

Incontro Zonta Club Venezia su femminicidio e violenza di genere

Sul tavolo i temi della prevenzione, cultura del rispetto, empowerment femminile, politiche di conciliazione vita-lavoro

Incontro Zonta Club Venezia su femminicidio e violenza di genere

Prevenzione, cultura del rispetto, empowerment femminile, conciliazione tra vita e lavoro, diritti. E, soprattutto, un nuovo patto di corresponsabilità tra famiglia, scuola, società civile e politica. È la traccia della Lectio Magistralis tenuta a Venezia da Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere, deputata di Coraggio Italia, ospite dello “Zonta Club Venezia” di Zonta Italia. A fare gli onori di casa la presidente Monica Ghirardini, moderazione affidata all’avvocata Isotta Cortesi.

“Occorre evidenziare la sensibilità e l’attenzione al tema nei suoi diversi aspetti: dai femminicidi alla violenza economica, dalla prevenzione alla formazione, fino alla cultura del rispetto”, ha spiegato Semenzato. “La violenza è un problema culturale e una responsabilità sociale. L’indipendenza economica è strumento di libertà: non c’è libertà di denuncia senza libertà dai bisogni primari”.

L’incontro è stato anche l’occasione per un punto sull’attività della Commissione, guidata da Semenzato dal 26 luglio 2023: indagini con i poteri dell’autorità giudiziaria per misurare dimensioni, cause e risposte istituzionaliDiciassette i punti programmatici, dal diritto alla formazione al ruolo dei media e dello sport, fino all’intelligenza artificiale.

Due le relazioni già approvate all’unanimità: la ricognizione degli assetti normativi per un Testo Unico e il dossier sugli orfani di femminicidio. In chiusura quelle sulla violenza economica, sui braccialetti elettronici, sul diritto comparato e sulla violenza online.

Al centro anche le politiche di conciliazione: l’autonomia passa dal lavoro di qualità, da servizi educativi accessibili, congedi paritari e flessibilità che non penalizzi le carriere.

“È lì che si spezzano stereotipi e dipendenze, è lì che si costruisce la parità concreta”, ha ricordato la presidente. Da qui l’appello a un patto di corresponsabilità che coinvolga famiglie, scuole, terzo settore, imprese e politica, per fare rete stabile sul territorio, misurare gli interventi e non lasciare sole le vittime. “Servono sensibilizzazione e prevenzione di ampio respiro” ha concluso Semenzato.

“Al claim di Zonta, ‘Costruiamo un mondo migliore per le donne e le ragazze’, aggiungo tre parole: autonomia finanziaria, rispetto, rete. Sentinelle nelle professioni contro la violenza di genere”.

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