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Sport e inclusione alla Camera

Violenza di genere, l’on. Martina Semenzato incontra il Montorio FC per l’iniziativa "Noi ci mettiamo la faccia"

Lo sport come strumento educativo

Riccardo Musacco

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riccardo.musacco@lapiazzaweb.it

04.12.2025 - 20:40

Violenza di genere, l’on. Martina Semenzato incontra il Montorio FC per l’iniziativa "Noi ci mettiamo la faccia"

Nella sala stampa della Camera dei deputati, a Roma, la presidente della Commissione d'inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere, la veneziana Martina Semenzato, ha promosso l'incontro “Sport e inclusione di genere – L'esperienza virtuosa del Montorio Fc”.  Un panel dal taglio operativo, con gli interventi, tra gli altri, di Giancarlo Abete, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, di Giuseppe Ruzza, numero uno della LND Veneto, di Lorenzo Peroni, presidente del Montorio Fc, e del generale Antonio Marco Appella, comandante del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. A moderare, il dirigente del Montorio, Andrea Chiecchi. “Ho voluto che l'inchiesta includesse un punto dedicato allo sport – ha detto Semenzato – perché il calcio, fondato sul valore di squadra, è uno strumento di inclusione e un mezzo per superare violenza di genere, discriminazioni e bullismo”. Al centro, il progetto “Noi ci mettiamo la faccia, non le mani”, promosso dalla presidente con il patrocinio del Soroptimist International d'Italia e la collaborazione di FIGC e LND: un percorso che usa il linguaggio universale dello sport per chiamare tutti a prendere posizione. Prima azione: il 25 novembre scorso lo striscione con lo slogan è apparso in cento impianti del Veneto, accompagnato dall'hashtag #insiemecontrolaviolenzadigenere. Il Montorio Fc, apripista dell'“iniziativa sistematica”, da anni scende in campo con le scarpette rosse stampate sulla maglia e nei cartelli del centro sportivo: un segno “silente” che educa, ogni domenica.

Nella sala stampa della Camera dei deputati, a Roma, la presidente della Commissione d'inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere, la veneziana Martina Semenzato, ha promosso l'incontro “Sport e inclusione di genere – L'esperienza virtuosa del Montorio Fc”.

Mestre, all'Auditorium del Museo M9 una Maratona di Voci contro la violenza di genere

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Un panel dal taglio operativo, con gli interventi, tra gli altri, di Giancarlo Abete, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, di Giuseppe Ruzza, numero uno della LND Veneto, di Lorenzo Peroni, presidente del Montorio Fc, e del generale Antonio Marco Appella, comandante del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. A moderare, il dirigente del Montorio, Andrea Chiecchi.

“Ho voluto che l'inchiesta includesse un punto dedicato allo sport – ha detto Semenzato – perché il calcio, fondato sul valore di squadra, è uno strumento di inclusione e un mezzo per superare violenza di genere, discriminazioni e bullismo”.

Al centro, il progetto “Noi ci mettiamo la faccia, non le mani”, promosso dalla presidente con il patrocinio del Soroptimist International d'Italia e la collaborazione di FIGC e LND: un percorso che usa il linguaggio universale dello sport per chiamare tutti a prendere posizione.

Prima azione: il 25 novembre scorso lo striscione con lo slogan è apparso in cento impianti del Veneto, accompagnato dall'hashtag #insiemecontrolaviolenzadigenere.

Il Montorio Fc, apripista dell'“iniziativa sistematica”, da anni scende in campo con le scarpette rosse stampate sulla maglia e nei cartelli del centro sportivo: un segno “silente” che educa, ogni domenica.