Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Sanità veneziana

Ulss 3 Serenissima, il bilancio 2025: conti solidi, servizi in crescita e l’Angelo miglior ospedale d’Italia

Numeri in aumento per l’azienda sanitaria: più ricoveri, robot chirurgici, investimenti PNRR e prevenzione. Contato: «Sistema che regge, ma il nodo resta il personale»

Ulss 3 Serenissima, il bilancio 2025: conti solidi, servizi in crescita e l’Angelo miglior ospedale d’Italia

Fine anno ed è tempo di bilanci anche per l’Ulss 3 Serenissima, la grande azienda sanitaria veneziana che con i suoi 1 miliardo e 600 milioni di euro di bilancio rappresenta una delle realtà più complesse e strategiche dell’area metropolitana. Il 2025 si chiude con numeri in crescita e con risultati che vanno ben oltre il singolo ospedale, restituendo l’immagine di un sistema che funziona perché lavora in rete.

A fare notizia è soprattutto l’ospedale dell’Angelo di Mestre, riconosciuto come miglior ospedale d’Italia, ma il dato va letto in una prospettiva più ampia. Venezia è quarta a livello nazionale per tempestività negli interventi sulle fratture di femore, Chioggia e Mirano-Dolo confermano eccellenze cliniche, mentre la collaborazione tra presidi permette di valorizzare le competenze specifiche di ciascun territorio. È un metodo di lavoro che premia e che diventa modello organizzativo. A presentare i dati c'erano il Direttore Generale Edgardo Contato, in carica almeno fino al 28 febbraio, il Dott. Vittorio Selle, direttore del servizio prevenzione e la dott.ssa Chiara Berti, direttore medico dell'Ospedale dell'Angelo di Mestre.

Accanto all’attività ospedaliera cresce anche la sanità pubblica: screening oncologici, campagne vaccinali e prevenzione ambientale restano pilastri fondamentali, così come il lavoro del Dipartimento di Prevenzione, attivo su fronti che vanno dagli inquinanti dell’area petrolchimica alla sicurezza nei luoghi di lavoro, fino alla veterinaria legata a uno dei comparti della pesca più importanti d’Italia.

Significativi anche i risultati del Dipartimento delle Dipendenze, che nel 2025 ha seguito oltre 4.000 utenti, e del Dipartimento di Salute Mentale, con più di 32 mila prestazioni ambulatoriali. 64.494 i ricoveri (+0,8% rispetto al 2024), 597 interventi con il nuovo robot chirurgico (di cui 455 Mestre + 142 Dolo, +32,4% sul 2024), 241.525 accessi ai pronto Soccorso (+0,4% rispetto al 2024) con 2,6 milioni di prestazioni effettuate (+0,5% rispetto al 2024) sono solo alcuni dei numeri che rendono l'Ulss veneziana un punto di riferimento per i cittadini e per quanti vengono a curarsi anche da altre parti d'Italia. Esempio l'oculistica a Venezia con il 78,6% di attrazione.

Sul fronte degli investimenti, il PNRR ha rappresentato una leva decisiva: oltre 15 milioni per grandi apparecchiature tecnologiche già collaudate, 12 Case della Comunità e 3 Ospedali di Comunità in fase avanzata, oltre a importanti interventi strutturali a Venezia, Mestre, Dolo, Mirano e Chioggia. A questi si aggiungono progetti innovativi come la "Compassionate Leadership", pensata per migliorare il benessere organizzativo del personale.

"Non mancano le criticità - ammette Contato - "I giorni festivi consecutivi di fine dicembre hanno portato a un aumento degli accessi ai pronto soccorso, con picchi fino a un centinaio di pazienti in più rispetto alla media giornaliera di 679 accessi. Una pressione gestita grazie a protocolli organizzativi e all’attivazione preventiva dei cosiddetti “letti peso”, evitando situazioni di stazionamento prolungato in barella. Ma anche la difficoltà a reperire personale infermieristico alla lunga ci preoccupa. Il sistema comunque per ora regge. Per quanto riguarda l'\"Angelino\", il nuovo blocco dell'ospedale mestrino, la prima pietra è prevista tra circa un anno e mezzo e per il 2030 dovrebbe essere realtà".

Il quadro economico resta impegnativo: a fronte di un bilancio da 1,6 miliardi, il disavanzo programmato è di circa 150 milioni. La sfida è rendere sostenibile la spesa – 4,4 milioni al giorno – garantendo qualità e sicurezza. La vera preoccupazione, guardando al futuro, è il personale, soprattutto infermieristico, in un contesto di calo demografico e concorrenza nazionale. Per questo l’Ulss investe su formazione, concorsi continui e misure di welfare per trattenere professionisti.

"Tra le pieghe di questi dati - conclude Contato - ci sono sempre margini di miglioramento ma il bilancio finale è positivo". L’Ulss 3 Serenissima si conferma una macchina complessa ma solida, capace di offrire risposte a un territorio variegato e delicato, e di rappresentare un punto di riferimento non solo sanitario, ma anche sociale, per l’intera area veneziana.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione