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Disastro annunciato
27.03.2025 - 17:22
I produttori veneti di Prosecco e Valpolicella tremano di fronte ai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti, che potrebbero frenare le esportazioni e causare conseguenze devastanti per il settore vitivinicolo regionale. A lanciare l’allarme è Alessio Albertini, responsabile sostenibilità e filiera agroalimentare del Partito Democratico Veneto, che denuncia il pericolo per migliaia di imprese e lavoratori.
«Per settimane – attacca Albertini – esponenti della Lega come Paolo Borchia e Filippo Rigo hanno propagandato la presidenza Trump come un'opportunità per il Veneto. Oggi, invece, si appellano alla Commissione europea, la stessa che hanno costantemente denigrato. È evidente che di fronte alle crisi globali l’ancora di salvezza sia l’Europa: lo è stata durante la pandemia, lo è oggi per i dazi».
Non manca l’ironia nella polemica politica: «Aspettiamo i leghisti all’inaugurazione di Vinitaly per un brindisi. Magari ci spiegheranno come intendono promuovere il nostro vino nel mondo», afferma Albertini, chiamando in causa anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Il democratico sottolinea infine il peso degli scambi commerciali per l’economia veneta: «Con un export che vale oltre 81 miliardi di euro l’anno, i dazi rappresentano un colpo mortale. Chi ha sostenuto Trump ora deve assumersi le proprie responsabilità».
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