Giovanni Manildo a Padova: "Una sfida collettiva per il futuro del Veneto"

Esordio a Padova per il candidato del centrosinistra, accompagnato da Elly Schlein alla Festa dell’Unità

Madeleine Palpella

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09.09.2025 - 11:50

Presente ieri sera a Padova, alla Festa dell’Unità, Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra per le prossime elezioni regionali in Veneto. Sul palco, accanto a lui, la segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein, che ha voluto dare un segnale forte di unità e sostegno alla sua candidatura. Il messaggio lanciato è chiaro: Creare futuro non è solo uno slogan, ma un impegno collettivo per voltare davvero pagina dopo trent’anni di centrodestra. «È una sfida necessaria, un percorso collettivo che nasce dal desiderio di costruire un’alternativa reale, partecipata, dopo decenni di governo dello stesso colore», ha dichiarato Manildo durante il suo intervento. «Dobbiamo parlare di sanità pubblica come diritto irrinunciabile. Di sviluppo economico che guarda all’innovazione e all’ambiente non come limiti, ma come opportunità. E dobbiamo costruire un lavoro che sia davvero sostenibile e dignitoso per tutti», ha affermato Manildo.  Uno dei passaggi più sentiti è stato dedicato ai giovani, che Manildo vuole come protagonisti della campagna: «Saranno loro a raccontare le loro richieste e aspettative. Insieme costruiremo proposte concrete su casa, trasporti, formazione e lavoro. È una sfida entusiasmante».  Alla domanda sulle voci che indicano Alberto Stefani come candidato del centrodestra, Manildo ha risposto sottolineando l’incertezza dello schieramento avversario: «Il centrodestra è ancora impegnato in una lotta di successione. Noi invece abbiamo una coalizione ampia, unita da valori forti e da una visione chiara. E per una volta, credo che stiamo meglio noi». Con l’uscita di scena di Luca Zaia, anche il centrodestra si trova a un bivio: «Dopo trent’anni, anche loro devono voltare pagina. Ma noi lo facciamo con entusiasmo e con una cultura di governo nuova, condivisa, capace di creare una sintesi vera».

«È una sfida necessaria, un percorso collettivo che nasce dal desiderio di costruire un’alternativa reale, partecipata, dopo decenni di governo dello stesso colore», ha dichiarato Manildo durante il suo intervento.

«Dobbiamo parlare di sanità pubblica come diritto irrinunciabile. Di sviluppo economico che guarda all’innovazione e all’ambiente non come limiti, ma come opportunità. E dobbiamo costruire un lavoro che sia davvero sostenibile e dignitoso per tutti», ha affermato Manildo.

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Uno dei passaggi più sentiti è stato dedicato ai giovani, che Manildo vuole come protagonisti della campagna:
«Saranno loro a raccontare le loro richieste e aspettative. Insieme costruiremo proposte concrete su casa, trasporti, formazione e lavoro. È una sfida entusiasmante».

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Alla domanda sulle voci che indicano Alberto Stefani come candidato del centrodestra, Manildo ha risposto sottolineando l’incertezza dello schieramento avversario:
«Il centrodestra è ancora impegnato in una lotta di successione. Noi invece abbiamo una coalizione ampia, unita da valori forti e da una visione chiara. E per una volta, credo che stiamo meglio noi».

Con l’uscita di scena di Luca Zaia, anche il centrodestra si trova a un bivio: «Dopo trent’anni, anche loro devono voltare pagina. Ma noi lo facciamo con entusiasmo e con una cultura di governo nuova, condivisa, capace di creare una sintesi vera».