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Politica
15.12.2025 - 15:18
Emozione, attenzione e senso di responsabilità hanno accompagnato Andrea Micalizzi nel suo intervento in occasione del primo Consiglio regionale del Veneto. Un esordio vissuto come un “primo giorno di scuola”, tra la naturale tensione dell’inizio e la consapevolezza di aprire una nuova fase del proprio percorso politico.
Micalizzi ha ricordato come la campagna elettorale sia stata intensa e coinvolgente, sottolineando che, al di là dell’esito del voto, sedere oggi in Consiglio rappresenta l’avvio di un’avventura significativa. Il centrosinistra si trova in minoranza, una condizione che per il consigliere non è del tutto nuova: gran parte della sua esperienza amministrativa, maturata a livello comunale, si è infatti svolta proprio dai banchi dell’opposizione.
Da qui, l’impegno a difendere e dare voce a un territorio che Micalizzi afferma di conoscere bene e che, a suo giudizio, merita attenzione e ascolto da parte dell’istituzione regionale. Un ruolo che intende svolgere con spirito costruttivo, pur nella consapevolezza della posizione numerica in aula.
Riferendosi alla composizione della nuova giunta, il consigliere ha evidenziato la forte presenza di rappresentanti padovani, un elemento che considera positivo per la provincia di Padova e per il territorio nel suo complesso, al di là delle appartenenze politiche. Allo stesso tempo, ha rimarcato come il giudizio sull’operato dell’amministrazione regionale dovrà basarsi sui fatti concreti.
“Le etichette contano fino a un certo punto”, ha lasciato intendere Micalizzi, ribadendo che sarà il lavoro quotidiano della giunta, e il modo in cui le decisioni verranno tradotte sul territorio, a determinare una valutazione reale dell’azione di governo regionale.
(Intervista di Riccardo Musacco)
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