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Maltempo in Veneto, il PD Accusa: "Ristori Fermi, Istituzioni Ignorano le Vittime"

Un mese dopo l’alluvione, nessuna risposta concreta ai cittadini colpiti

Maltempo in Veneto, il PD Accusa: "Ristori Fermi, Istituzioni Ignorano le Vittime"

Immagine di repertorio

A un mese dal devastante maltempo che ha colpito il Veneto, causando allagamenti massicci e danni pesantissimi a famiglie e imprese, il Partito Democratico denuncia l'immobilismo delle istituzioni locali. Nonostante le promesse e le dichiarazioni pubbliche, nessuna azione concreta è stata intrapresa né dalla Regione né dal Comune di Venezia, per aiutare i cittadini colpiti.

"La dichiarazione dello stato di emergenza è rimasta lettera morta", ha affermato Gianluca Trabucco, consigliere comunale del PD a Venezia e candidato al Consiglio regionale. "Non sono stati messi a disposizione fondi, né sono state avviate procedure chiare. I cittadini si trovano ancora a dover fare i conti con case danneggiate, bollette da pagare e spese impreviste, senza sapere a chi rivolgersi", ha aggiunto Trabucco, sottolineando che le stime sui danni ammontano a decine di milioni di euro.

In particolare, la Terraferma veneziana è stata tra le aree più colpite, con migliaia di abitazioni sommerse dall’acqua. Eppure, secondo il PD, i tentativi di ottenere risposte concrete da parte delle autorità locali sono stati vani. Se alcuni comuni, come Mira, hanno già chiesto ai residenti di documentare i danni, Venezia si è limitata a rilasciare dichiarazioni generiche senza dare avvio a nessuna vera iniziativa.

A fronte di questa situazione, il PD e le forze di opposizione hanno chiesto la convocazione urgente di una commissione straordinaria per discutere dei danni e delle azioni di prevenzione mai realizzate. "La mancata convocazione di questa commissione è un segnale grave di disattenzione nei confronti delle comunità più colpite", ha dichiarato Trabucco.

Il consigliere comunale ha quindi accusato la Regione e il Comune di Venezia di "inerzia inaccettabile", ribadendo che dichiarare lo stato di emergenza senza atti concreti e tempestivi equivale a "prendere in giro" i cittadini. La richiesta è chiara: "Servono subito un bando regionale per i rimborso, risorse certe per i beni danneggiati e per le spese di prima urgenza, e tempi vincolanti per i risarcimenti".

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