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Elezioni regionali
01.10.2025 - 17:02
Massimiliano Paglini_segretario generale Cisl Veneto
In vista delle elezioni regionali del 2025, la Cisl Veneto ha presentato questa mattina, nella propria sede regionale di Mestre, il suo Manifesto programmatico: un documento articolato in dieci punti chiave per tracciare una nuova rotta di sviluppo economico e sociale per il territorio.
Sotto il titolo "Per il Veneto del futuro. Un patto per lo Sviluppo, il Lavoro, lo Stato sociale", la piattaforma nasce con l’intento di stimolare un dialogo concreto e permanente tra il sindacato e le istituzioni, mettendo al centro lavoro, transizioni digitali ed ecologiche, sanità, casa, mobilità e giustizia retributiva.
"Il Veneto ha bisogno di un cambio di passo", ha dichiarato il segretario generale della Cisl regionale Massimiliano Paglini, "serve una stagione nuova fatta di coprogettazione vera. Non chiediamo alla politica semplici promesse, ma una reale cabina di regia partecipata, un Consiglio regionale dell’economia capace di tenere insieme le politiche nei vari ambiti. Solo così si può uscire dalla stagnazione e tornare a essere un territorio guida".
Secondo la Cisl, il Veneto si trova oggi di fronte a sfide decisive: una produttività ferma, un PIL altalenante, imprese sotto dimensionate, invecchiamento della forza lavoro e calo del potere d’acquisto. Il Manifesto nasce quindi come strumento operativo per aprire un confronto con le forze politiche in corsa alle prossime elezioni.
Tra le proposte principali contenute nel documento:
Istituzione del Consiglio regionale dell’economia
Creazione di un Osservatorio sulla partecipazione
Legge regionale per il riconoscimento dei caregiver
Incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL
Avvio di un Polo universitario politecnico veneto
Nascita di un soggetto pubblico-privato per contrastare l’emergenza abitativa
Il Manifesto tocca dieci ambiti fondamentali per la vita dei cittadini e delle comunità:
Democrazia economica e partecipazione come leve per lo sviluppo
Governance delle transizioni digitale, ecologica e demografica
Qualità del lavoro e salute nei luoghi di impiego
Formazione permanente e politiche attive integrate
Politiche per la natalità e ricambio generazionale
Sanità pubblica e welfare di prossimità
Diritto alla casa e nuove politiche abitative
Mobilità sostenibile e infrastrutture interconnesse
Attrattività e innovazione territoriale
Autonomia responsabile e coesione sociale
Paglini ha ribadito che il sindacato non si limita a fare richieste, ma avanza proposte costruttive, nate da un’analisi capillare del territorio e da un dialogo costante con lavoratori, pensionati e famiglie. "Il Veneto ha tutte le carte in regola per tornare protagonista – ha detto – ma servono visione, ascolto e una nuova cultura della collaborazione tra istituzioni, imprese e corpi intermedi".
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