Caso fleximan: indagini concluse e nuove accuse

L'inchiesta sull'uomo che danneggiava gli autovelox: l'atto conclusivo e nuovi episodi da febbraio a gennaio

Aurora Ricci

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28.03.2025 - 09:45

Autovelox abbattuto da "Fleximan"

Le indagini sul caso Fleximan, il misterioso responsabile dei danneggiamenti degli autovelox in Polesine, sono state concluse. Il presunto colpevole, M.E., residente in provincia di Rovigo, dovrà rispondere di diversi crimini, tra cui il danneggiamento aggravato di dispositivi di rilevazione della velocità. La Procura della Repubblica di Rovigo ha recentemente emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari, in cui si contestano atti di danneggiamento compiuti in concorso con ignoti. Nel dettaglio, le accuse riguardano la distruzione, il deterioramento e l'inservibilità causata a numerosi autovelox situati lungo strade statali, regionali e provinciali, danneggiamenti che hanno impedito il regolare svolgimento dei servizi di controllo del traffico. Tra gli episodi più recenti, si segnala il danneggiamento dei dispositivi a dicembre e gennaio in vari comuni della zona, tra cui Corbola, Taglio di Po e Rosolina. Le nuove accuse non si limitano al danneggiamento degli autovelox. La Procura ha anche contestato l'interruzione del pubblico servizio, in quanto i danneggiamenti hanno impedito la corretta attività di sorveglianza e controllo delle violazioni del codice della strada nei territori interessati. Inoltre, si fa riferimento alla recidiva, in quanto Fleximan avrebbe proseguito le sue azioni anche dopo l'inizio dell'indagine. Non mancano poi ulteriori dettagli rilevanti emersi dalle indagini: alcune prove e testimonianze suggeriscono che Fleximan potrebbe non aver agito da solo, come confermato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno contribuito a raccogliere prove utili. L'inchiesta ha visto il coinvolgimento dei Carabinieri di Adria, che hanno effettuato numerosi accertamenti tecnici, perquisizioni e sequestri, portando infine alla conclusione delle indagini preliminari. Ora, la decisione finale sulla prosecuzione del processo spetta alla Procura, che potrebbe chiedere il rinvio a giudizio dell'indagato. Articoli correlati:

Nel dettaglio, le accuse riguardano la distruzione, il deterioramento e l'inservibilità causata a numerosi autovelox situati lungo strade statali, regionali e provinciali, danneggiamenti che hanno impedito il regolare svolgimento dei servizi di controllo del traffico. Tra gli episodi più recenti, si segnala il danneggiamento dei dispositivi a dicembre e gennaio in vari comuni della zona, tra cui Corbola, Taglio di Po e Rosolina.

Le nuove accuse non si limitano al danneggiamento degli autovelox. La Procura ha anche contestato l'interruzione del pubblico servizio, in quanto i danneggiamenti hanno impedito la corretta attività di sorveglianza e controllo delle violazioni del codice della strada nei territori interessati. Inoltre, si fa riferimento alla recidiva, in quanto Fleximan avrebbe proseguito le sue azioni anche dopo l'inizio dell'indagine.

Non mancano poi ulteriori dettagli rilevanti emersi dalle indagini: alcune prove e testimonianze suggeriscono che Fleximan potrebbe non aver agito da solo, come confermato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno contribuito a raccogliere prove utili.

L'inchiesta ha visto il coinvolgimento dei Carabinieri di Adria, che hanno effettuato numerosi accertamenti tecnici, perquisizioni e sequestri, portando infine alla conclusione delle indagini preliminari. Ora, la decisione finale sulla prosecuzione del processo spetta alla Procura, che potrebbe chiedere il rinvio a giudizio dell'indagato.