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Nuovo blitz contro la sede di UdU a Venezia, solidarietà dal M5S

Erika Baldin (M5S) esprime solidarietà a UdU e Rete Studenti Medi dopo l’ennesimo atto vandalico: “Serve una risposta politica chiara per tutelare la partecipazione democratica dei giovani”

Erika Baldin commenta l'attacco alla sede UdU

Erika Baldin commenta l'attacco alla sede UdU

La sede veneziana dell’Unione degli Universitari (UdU) e della Rete degli Studenti Medi è finita nuovamente nel mirino. Durante la notte tra il 14 e il 15 aprile, ignoti hanno fatto irruzione nei locali situati in Campo Saffa, forzando l’ingresso e sottraendo materiali. È il quarto episodio in meno di due mesi, una serie preoccupante di atti vandalici e intimidatori che non può più essere letta come semplice teppismo.

Ecco la dichiarazione ufficiale del sindacato studentesco: 

"Nella notte la nostra sede è stata oggetto di un furto e di uno scasso da parte di ignoti. Il dolore che proviamo nel vedere la nostra sede colpita nuovamente è incommensurabile: non solo a livello materiale ma soprattutto a livello morale. Il disagio provato nell’ultimo periodo per il fatto di non potersi sentire al sicuro non è esprimibile a parole. Certo l’aiuto da parte dellɜ cittadinɜ ci aiuta ad andare avanti, ma ora necessitiamo di sostegno da parte delle istituzioni. Tutto questo non ci farà arretrare, i nostri spazi continueranno a essere un luogo di confronto, di incontro e di aggregazione per tuttɜ. Non siamo solɜ, fin da subito abbiamo ricevuto solidarietà e impegno per un ambiente migliore da parte di tutto il vicinato. Questi momenti ci fanno rendere conto di quanto sia importante il sostegno dellɜ altrɜ, che ci aiuteranno a rispondere a testa alta e riprendere le nostre attività con più forza e convinzione di prima!"

A commentare con parole dure l'episodio è stata anche Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che ha espresso piena solidarietà alle due associazioni studentesche: «Non si tratta più di episodi isolati. C’è uno schema ricorrente che colpisce chi promuove attivamente la partecipazione giovanile e democratica. E non possiamo permettere che ciò passi sotto silenzio».

Baldin, che ha già annunciato la presentazione di un’interrogazione alla Giunta regionale, sottolinea il rischio di una deriva politica: «Non è accettabile che spazi frequentati da studenti delle superiori e universitari siano lasciati in balia di intimidazioni sistematiche. Il silenzio delle istituzioni, in questi casi, diventa complicità».

La consigliera ricorda come episodi simili si siano verificati anche a Padova, ai danni del circolo Blow Up, anch’esso legato alle realtà studentesche locali. «Non possiamo ignorare il filo rosso che collega questi fatti. Se emergesse un disegno politico dietro a questi atti, sarebbe gravissimo. La libertà di associazione garantita dalla Costituzione – conclude – non può restare un principio astratto: deve essere tutelata concretamente, ogni giorno, da chi amministra».

Baldin chiederà quindi alla Giunta regionale di fare chiarezza sul livello di sicurezza garantito alle realtà associative del territorio e di assumersi la responsabilità di un’azione congiunta con le altre istituzioni per assicurare la piena agibilità democratica delle organizzazioni studentesche.

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