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Cronaca aggiornamento
19.05.2025 - 08:28
Foto di repertorio
È stato rinvenuto nelle acque del Sile, in località Silea, il corpo senza vita del 55enne di origine cinese che si era allontanato lo scorso 15 maggio lasciando presagire intenzioni suicidiarie. A recuperarlo, nella tarda serata di ieri, sono stati i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, impegnati da giorni nelle ricerche.
Il tragico sospetto era emerso già il giorno della scomparsa, quando due passanti avevano notato una figura umana inabissarsi lentamente nel tratto del fiume vicino alla passerella pedonale in cemento, nei pressi della centrale idroelettrica. Pochi minuti dopo erano riemerse anche delle scarpe, alimentando l’allarme per una possibile tragedia.
Le operazioni di ricerca sono state subito attivate e hanno visto impegnate squadre specializzate dei vigili del fuoco, con il supporto di sommozzatori provenienti anche da Venezia. L’intervento si è rivelato particolarmente complesso a causa della fitta vegetazione fluviale e delle forti correnti. Anche i carabinieri della stazione di Silea hanno partecipato alle operazioni, estendendo il raggio d’azione lungo un tratto di circa 500 metri.
La denuncia e il tragico riconoscimento
Solo ieri mattina, una donna di 24 anni ha denunciato la scomparsa del padre, spiegando ai militari di aver ricevuto da lui un messaggio inequivocabile, che faceva temere il peggio. Una segnalazione che ha contribuito a collegare il caso alla persona avvistata in acqua nei giorni precedenti.
Il corpo è stato infine identificato ufficialmente proprio dalla figlia, che ha riconosciuto gli abiti ritrovati. La salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti di rito.
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