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Venezia, caso Favaretto, perizia psichiatrica sul 15enne accusato: si valuta la maturità mentale

Il minorenne è imputato per omicidio volontario e rapina

Due giovani restano in carcere per l'omicidio di Francesco Favaretto: il Riesame conferma la custodia cautelare

Foto di repertorio

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale per i Minori di Venezia ha disposto una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e volere del quindicenne accusato dell’omicidio di Francesco Favaretto, il 22enne ucciso lo scorso dicembre a Treviso durante un violento scontro legato a un presunto scambio di droga.

Il ragazzo, difeso dall’avvocato Fabio Crea, è imputato per omicidio volontario e rapina aggravata in concorso. Secondo la ricostruzione della Procura Minorile, sarebbe stato lui a colpire la vittima con un coccio di bottiglia usato come arma impropria. La difesa, però, ha prodotto in aula un video dell’aggressione, sostenendo che il colpo letale – che ha reciso la giugulare di Francesco – non sia riconducibile al minorenne, ma ad altri coinvolti nel pestaggio.

Il legale ha inoltre presentato una consulenza di parte a firma del professor Giuseppe Sartori, neuropsicologo forense dell’Università di Padova, che ha evidenziato nel ragazzo tratti di “marcata immaturità psichica”. Il perito nominato dal tribunale riceverà l’incarico formale il 4 giugno e avrà due mesi per completare l’esame.

Nel frattempo, la difesa ha chiesto anche una nuova consulenza medico-legale sulle ferite riportate dalla vittima. In particolare, l’avvocato Crea ha messo in discussione la dinamica della morte, sottolineando che il colpo inferto alla schiena dal suo assistito sarebbe compatibile con ferite “clinicamente irrilevanti” e non responsabile del decesso, che secondo la consulenza del dottor Massimo Montisci sarebbe invece stato causato da una ferita al collo inferta da un altro aggressore.

Il giudice si è riservato di decidere su questa richiesta nel corso della prossima udienza.

Una notte di violenza nel centro di Treviso
Francesco Favaretto fu aggredito la sera del 12 dicembre 2024 in via Castelmenardo, nel cuore di Treviso, dopo un incontro con un gruppo di giovani per la presunta consegna di 100 grammi di hashish. Le indagini, supportate da filmati di videosorveglianza, hanno ricostruito che la vittima fu assalita da più persone: calci, pugni, coltellate, bottigliate. Dopo essere stato gettato a terra, Favaretto si rialzò una prima volta ma fu nuovamente colpito, finendo poi in coma. Morì undici giorni dopo.

Tra gli altri indagati, il 19enne Toluwaloju Mclinkspual Ade, ritenuto responsabile della coltellata al torace, è in carcere insieme ad Angelo Riccardo Ozuna, 18 anni, entrambi accusati di concorso in omicidio. Indagate anche due ragazze, tra cui la fidanzata di Ade, accusata ma a piede libero.

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