Alex Marangon, nel corpo tracce di cocaina e ayahuasca

Il 25enne avrebbe partecipato a un rito sciamanico pochi giorni prima della morte

Stefano Gabbiano

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18.07.2025 - 10:00

Alex Marangon

Nuovi elementi emergono sul caso di Alex Marangon, il giovane di 25 anni originario di Marcon (Venezia) trovato senza vita lo scorso 2 luglio 2024 sulle sponde del Piave, a Vidor, nel Trevigiano. La relazione tossicologica elaborata dall’ospedale Burlo Garofolo di Trieste, e ora agli atti dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Treviso, ha confermato la presenza nel corpo del ragazzo di cocaina e ayahuasca, potente sostanza allucinogena usata in rituali sciamanici sudamericani.  Secondo gli accertamenti, l’assunzione dell’ayahuasca sarebbe avvenuta circa quattro giorni prima della morte, durante un rito spirituale collettivo a cui Alex avrebbe partecipato volontariamente. La dinamica della morte, avvenuta in una zona boschiva e isolata lungo il fiume, resta ancora avvolta dal mistero: non sono state rese note al momento cause certe del decesso, ma l’ipotesi è che le sostanze ingerite possano aver giocato un ruolo determinante.  Gli inquirenti stanno ora cercando di capire chi abbia organizzato il rito, dove sia avvenuto, e se siano state violate norme sulla somministrazione di sostanze psicotrope.

Nuovi elementi emergono sul caso di Alex Marangon, il giovane di 25 anni originario di Marcon (Venezia) trovato senza vita lo scorso 2 luglio 2024 sulle sponde del Piave, a Vidor, nel Trevigiano. La relazione tossicologica elaborata dall’ospedale Burlo Garofolo di Trieste, e ora agli atti dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Treviso, ha confermato la presenza nel corpo del ragazzo di cocaina e ayahuasca, potente sostanza allucinogena usata in rituali sciamanici sudamericani.

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Secondo gli accertamenti, l’assunzione dell’ayahuasca sarebbe avvenuta circa quattro giorni prima della morte, durante un rito spirituale collettivo a cui Alex avrebbe partecipato volontariamente. La dinamica della morte, avvenuta in una zona boschiva e isolata lungo il fiume, resta ancora avvolta dal mistero: non sono state rese note al momento cause certe del decesso, ma l’ipotesi è che le sostanze ingerite possano aver giocato un ruolo determinante.

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Il 25enne veneziano partecipò a un rito sciamanico prima di morire

Gli inquirenti stanno ora cercando di capire chi abbia organizzato il rito, dove sia avvenuto, e se siano state violate norme sulla somministrazione di sostanze psicotrope.