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Cronaca
16.10.2025 - 08:13
Foto di repertorio
Restano stabili ma ancora critiche le condizioni dei tre feriti coinvolti nel violento scoppio avvenuto nella giornata di martedì 14 ottobre a Castel d’Azzano, nel Veronese. Si tratta di due militari dell’Arma dei Carabinieri e di una donna, tutti attualmente ricoverati presso l’Ospedale di Borgo Trento, all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
Nel pomeriggio di ieri, i medici hanno sciolto la prognosi per uno dei due militari, seguito presso il Centro grandi ustionati dal chirurgo plastico Enrico Vigato. Il paziente prosegue le cure in modo regolare, con un quadro clinico in evoluzione positiva.
Restano invece riservate le prognosi per gli altri due feriti, entrambi ricoverati in Terapia intensiva. La donna, curata nell’unità diretta dal professor Enrico Polati, è la più grave: è intubata e sottoposta a supporto farmacologico e respiratorio continuativo.
Anche per il secondo Carabiniere, seguito presso la Terapia intensiva cardio toraco vascolare del professor Leonardo Gottin, la situazione è stazionaria.
Secondo quanto comunicato dalla direzione sanitaria, le principali complicazioni cliniche sono legate alle ustioni riportate nell’esplosione. Ustioni profonde ma, in nessuno dei tre casi, così estese da mettere in pericolo immediato la vita dei pazienti.
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