Mistero a Rua di Feletto: un mese senza tracce di Matteo Vendramin

Il 31enne di Campolongo è scomparso il 7 ottobre scorso

Stefano Gabbiano

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07.11.2025 - 08:37

Foto di repertorio

È passato un mese da quando Matteo Vendramin, 31 anni, originario di Campolongo, è scomparso nel nulla. L’ultima volta è stato visto la mattina del 7 ottobre a Rua di Feletto, dove aveva parcheggiato la sua Toyota Yaris per poi incamminarsi a piedi. Da allora, di lui nessuna traccia.  Le ricerche, che nelle prime settimane hanno coinvolto decine di volontari, soccorritori e unità cinofile, non hanno portato a risultati concreti. Anche l’analisi del suo smartphone, ritrovato in auto insieme al pranzo e ad altri effetti personali, non ha fornito indizi utili.  Negli ultimi tempi Matteo si era recato più volte nelle colline del Felettano, in particolare nella zona di Rua. Un’abitudine che oggi assume contorni enigmatici. Un possibile collegamento risalirebbe alla scorsa primavera, quando Matteo aveva portato il suo cane Flick a una dog sitter del luogo per un addestramento. Il giorno della scomparsa, Matteo avrebbe dovuto presentarsi al lavoro in una torrefazione della zona. Aveva chiesto un permesso per una visita medica, ma non è mai arrivato. Le telecamere di sorveglianza lo hanno ripreso aggirarsi nei pressi del centro di Rua, poi di nuovo vicino alla macchina verso mezzogiorno. Dopo le 12:21, però, le tracce si perdono completamente. L’associazione Penelope Veneto, specializzata nella ricerca di persone scomparse, continua a seguire il caso, ma finora nessun avvistamento attendibile è stato segnalato.

È passato un mese da quando Matteo Vendramin, 31 anni, originario di Campolongo, è scomparso nel nulla. L’ultima volta è stato visto la mattina del 7 ottobre a Rua di Feletto, dove aveva parcheggiato la sua Toyota Yaris per poi incamminarsi a piedi. Da allora, di lui nessuna traccia.

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Le ricerche, che nelle prime settimane hanno coinvolto decine di volontari, soccorritori e unità cinofile, non hanno portato a risultati concreti. Anche l’analisi del suo smartphone, ritrovato in auto insieme al pranzo e ad altri effetti personali, non ha fornito indizi utili.

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Negli ultimi tempi Matteo si era recato più volte nelle colline del Felettano, in particolare nella zona di Rua. Un’abitudine che oggi assume contorni enigmatici.

Un possibile collegamento risalirebbe alla scorsa primavera, quando Matteo aveva portato il suo cane Flick a una dog sitter del luogo per un addestramento.

Il giorno della scomparsa, Matteo avrebbe dovuto presentarsi al lavoro in una torrefazione della zona. Aveva chiesto un permesso per una visita medica, ma non è mai arrivato.

Le telecamere di sorveglianza lo hanno ripreso aggirarsi nei pressi del centro di Rua, poi di nuovo vicino alla macchina verso mezzogiorno. Dopo le 12:21, però, le tracce si perdono completamente.

L’associazione Penelope Veneto, specializzata nella ricerca di persone scomparse, continua a seguire il caso, ma finora nessun avvistamento attendibile è stato segnalato.