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Politica
03.09.2025 - 11:26
Camani e Zaia
“Non esiste un ‘bilancio provvisorio’, esiste solo il blocco completo dell’attività amministrativa”. Con queste parole dure, Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, ha commentato la gestione delle finanze pubbliche da parte del presidente Luca Zaia, accusandolo di aver condannato il Veneto all’immobilismo nei prossimi mesi.
Secondo Camani, la scelta di non approvare il bilancio previsionale ad agosto, come da prassi negli ultimi anni, rappresenta un grave errore politico e amministrativo: “Zaia ha deliberatamente rinviato ogni decisione, probabilmente per motivi elettorali, lasciando la Regione senza uno strumento di programmazione finanziaria e quindi nell’impossibilità di investire o sostenere nuovi progetti”.
La capogruppo PD critica anche la presunta intenzione del governatore di non proporre nemmeno l’esercizio provvisorio, ma di affidarsi a una “gestione provvisoria” che, a suo avviso, “non esiste nei termini in cui viene descritta”, e che comporta invece una paralisi operativa per almeno quattro mesi, in attesa delle elezioni regionali di novembre.
“Ci troviamo di fronte a una decisione irresponsabile e dannosa. La Regione viene lasciata senza guida finanziaria, in un momento in cui ci sarebbero urgenze da affrontare e risposte da dare ai cittadini” – afferma Camani – “Altro che rispetto istituzionale per chi verrà dopo. Questo è un chiaro boicottaggio, un dispetto politico mascherato da scelta tecnica”.
La denuncia della consigliera dem si inserisce in un clima sempre più teso tra maggioranza e opposizione in vista della tornata elettorale. “È ora di smettere di prendere in giro i veneti”, conclude Camani, “e di restituire alla Regione il senso di responsabilità che merita”.
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