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Emergenza idrogeologica. Padova Est 4/4

I progetti del Consorzio di bonifica Bacchiglione e le richieste dei battellieri del Brenta

Un piano multimilionario per la sicurezza idrogeologica e l'agricoltura

I progetti del Consorzio di bonifica Bacchiglione e le richieste dei battellieri del Brenta

Nell’area di Padova est sono molti i progetti che il Consorzio di bonifica Bacchiglione ha in cassetto e che servono per rendere più sicura l’area dal punto di vista idrogeologico e per aiutare il comparto agricolo. Uno di questi è la “Riqualificazione idraulico-ambientale dello scolo Pioga”.

Saonara e Vigonza. “La salvaguardia del territorio va fatta insieme ai cittadini”

A Saonara il sindaco Michela Lazzaro ricorda gli interventi in via Sabbioncello e via Morosin. A Vigonza il sindaco Gianmaria Boscaro sottolinea l’efficacia dei bacini di laminazione

L'intervento ricade nel bacino Sesta Presa, estendendosi per un’area che interseca 5 Comuni: Saonara, Legnaro, Polverara, Sant’Angelo di Piove di Sacco e Brugine.

L’area in questione è caratterizzata da un’alternanza di ampie fasce ad alta densità urbana ed altrettante dedite all’agricoltura. La risistemazione dello scolo Pioga prevede la ricalibratura attraverso un aumento della sezione delle sponde e la piantumazione di specie fitodepurative. La realizzazione di un nuovo bacino d’invaso a ridosso dello scolo comporta: movimenti terra, piantumazione di specie fitodepurative, installazione di opere elettromeccaniche per la gestione dei volumi di invaso dotate di telecontrollo e misuratori di livello, la realizzazione di un nuovo “baffo” di collegamento con lo scolo “Pioga” in un’area sguarnita di fossature e scoli. I bacini di invaso hanno funzione multi-obiettivo: riserva idrica per l’irrigazione e laminazione delle piene per garantire la sicurezza idraulica. La capacità d’invaso del bacino è di 173.089 metri cubi. Il costo dell’intervento è di 7.270.000 euro e il tempo di realizzazione, una volta finanziato, di 36 mesi. Se da una parte ci sono delle progettazioni, non mancano anche le richieste per la sistemazione ad esempio del Naviglio del Brenta, il canale che di fatto dalla Laguna di Venezia porta con battelli che arrivano fino a villa Giovanelli Colonna a Noventa Padovana, tanti turisti. “Lo scavo - spiega Rudy Toninato referente di Assonautica Veneto ed Emilia Romagna - del Naviglio è atteso da decenni. Un intervento che è necessario per la sicurezza idraulica e della navigazione”. (a.a.)

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