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Farmaci per dimagrire: quando il miracolo nasconde rischi

La moda dei farmaci antidiabetici per perdere peso preoccupa gli esperti. Il dottor Franceschetti della Farmacia Nadalini: "Serve consapevolezza, non scorciatoie"

Farmaci per dimagrire: quando il miracolo nasconde rischi

Sono i farmaci del momento, quelli di cui tutti parlano. Sui social impazzano i video di influencer che mostrano trasformazioni miracolose, nelle chat di gruppo circolano consigli su dove trovarli, in farmacia le richieste si moltiplicano. Stiamo parlando dei farmaci antidiabetici utilizzati per la perdita di peso, quelli che promettono di far perdere chili senza troppi sforzi. Ma dietro il fascino della soluzione facile si nasconde un problema serio, tanto che l'Agenzia Europea del Farmaco ha lanciato una campagna per sensibilizzare sull'uso corretto di questi medicinali. E anche ad Adria, alla Farmacia Nadalini, il dottor Guido Franceschetti si trova sempre più spesso a dover fare chiarezza.

"Ogni giorno riceviamo richieste di questi farmaci da persone che non hanno il diabete e che li vogliono semplicemente per dimagrire", spiega il farmacista. "Il problema è che molti arrivano convinti che sia la soluzione ideale, senza rendersi conto che si tratta di medicinali con indicazioni precise che richiedono obbligatoriamente la prescrizione medica e che possono avere effetti collaterali importanti. Noi abbiamo il dovere di informare, di spiegare che non esistono scorciatoie senza rischi quando si parla di salute. E soprattutto: senza prescrizione del medico, questi farmaci non si possono vendere. Punto". La questione è delicata perché tocca diversi aspetti: da un lato c'è il desiderio legittimo di ritrovare il peso forma e la salute, dall'altro la tendenza pericolosa a cercare soluzioni rapide senza considerare le conseguenze. "Questi farmaci nascono per curare il diabete di tipo 2 e sono soggetti a prescrizione medica obbligatoria. Vengono prescritti dallo specialista solo in casi specifici di obesità grave, dopo una visita accurata e all'interno di un percorso terapeutico completo che comprende dieta, attività fisica e controlli medici regolari", continua Franceschetti. "Non sono pillole magiche da prendere per perdere qualche chilo prima dell'estate. E voglio essere chiaro: chi li chiede in farmacia senza ricetta medica riceve un no. Non si tratta di cattiveria, ma di tutela della salute del paziente".

Il boom mediatico di questi medicinali ha creato anche un altro problema: la carenza per chi ne ha davvero bisogno. I pazienti diabetici si trovano a fare i conti con difficoltà di reperimento perché la domanda è esplosa, alimentata da un uso improprio. "È un paradosso che ci preoccupa molto", sottolinea il dottor Franceschetti. "Chi deve curarsi per una patologia seria rischia di non trovare il farmaco perché altri lo utilizzano in modo improprio. Senza contare che l'automedicazione con questi prodotti può portare a conseguenze serie: nausea, vomito, problemi gastrointestinali anche gravi, e in alcuni casi complicazioni più serie. Non è un gioco". La campagna dell'EMA arriva proprio per questo, per riportare l'attenzione sulla necessità di una prescrizione medica consapevole e di un uso responsabile. Ma il problema, secondo il farmacista adriese, è anche culturale.

"Viviamo nell'epoca dell'immediato, dove tutto deve essere veloce e senza fatica. Ma il corpo non funziona così", riflette Franceschetti davanti al bancone della sua farmacia, quella storica di Adria che da decenni è punto di riferimento per la comunità. "Quando qualcuno mi chiede questi farmaci, dedico tempo a parlare con lui, a capire le sue reali necessità. Spesso scopriamo insieme che ci sono altre strade, più sicure e più efficaci nel lungo periodo. La perdita di peso sostenibile passa attraverso un cambiamento dello stile di vita, non attraverso una pillola". E qui entra in gioco il ruolo del farmacista come professionista della salute, non come semplice dispensatore di prodotti. "In farmacia possiamo offrire consulenze nutrizionali, suggerire integratori naturali quando servono, consigliare prodotti per il controllo del peso che hanno basi scientifiche solide ma non i rischi dei farmaci. Possiamo seguire il paziente in un percorso graduale, monitorando i progressi e aggiustando il tiro quando necessario".

Il dottor Franceschetti racconta di pazienti che sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi proprio così, con pazienza e costanza. "Ho visto persone perdere 15, 20 chili in un anno seguendo un approccio corretto, senza farmaci, solo con la giusta alimentazione, un po' di movimento e il supporto che noi potevamo offrire. E soprattutto, non li hanno ripresi, perché hanno cambiato davvero le loro abitudini". Il messaggio che il farmacista vuole far passare è chiaro: diffidare delle soluzioni miracolose e affidarsi ai professionisti. "Se c'è un problema di peso importante, il primo passo è parlarne con il proprio medico di famiglia che valuterà se indirizzarvi da uno specialista endocrinologo o diabetologo. Solo dopo una visita specialistica accurata, con esami del sangue e una valutazione completa dello stato di salute, il medico potrà decidere se prescrivere questi farmaci. Non si può saltare questo passaggio fondamentale. Se invece si tratta di qualche chilo in più, la strada giusta è un'altra, e noi in farmacia siamo qui per indicarvela".

La Farmacia Nadalini, del resto, ha sempre puntato sulla professionalità e sulla vicinanza alla comunità. "Noi ci conosciamo, qui ad Adria. Le persone che entrano in farmacia non sono numeri, sono i nostri vicini, i nostri conoscenti, persone di cui ci prendiamo cura da anni. Per questo sentiamo ancora di più la responsabilità di dire la verità, anche quando non è quella che vorrebbero sentirsi dire". E la verità, in questo caso, è che non esistono scorciatoie sicure per la salute. "L'allerta dell'EMA è importante e va presa sul serio. Invito tutti a riflettere prima di cercare questi farmaci senza prescrizione medica, a non fidarsi di chi li vende online senza controlli e senza ricetta - cosa assolutamente illegale - a non seguire mode pericolose solo perché sui social sembra che funzionino per tutti. Questi medicinali richiedono necessariamente la supervisione di uno specialista che segua il paziente passo dopo passo. Ogni persona è diversa, ogni corpo reagisce in modo diverso, e quello che può essere giusto per uno può essere dannoso per un altro".

Il dottor Franceschetti conclude con un invito: "La nostra porta è sempre aperta per chi vuole confrontarsi, per chi ha dubbi, per chi cerca una strada sicura per stare meglio. Non serve la ricetta del miracolo, serve la ricetta della consapevolezza. E quella, qui in farmacia, la diamo volentieri".

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