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SICUREZZA URBANA. CASTELFRANCO 3/4

Alessio: "I sistemi dell'allarme devono essere parte fondamentale di un’abitazione"

La tecnologia e l'intelligenza artificiale stanno rivoluzionando la sicurezza familiare anche a Castelfranco

«I sistemi dell'allarme devono essere parte fondamentale di un’abitazione». Alessio Elettrosicurezza

«La società è cambiata negli ultimi anni e con essa il concetto di sicurezza. È necessario sapersi adeguare a questi mutamenti». A parlare è Alessandro Alessio, titolare dell’Alessio Elettrosicurezza di Castelfranco, azienda che si occupa di sicurezza familiare e aziendale.

L’Alessio Elettrosicurezza nasce nel 1987 e da allora è in continua espansione: oggi conta oltre 40 dipendenti e un fatturato di 8 milioni di euro. «Siamo sempre stati attenti alle trasformazioni legate al settore – continua Alessandro – Se in passato la sicurezza riguardava gli oggetti, ossia il loro furto o danneggiamento, adesso si è spostata su un fattore che è molto più emozionale e molto più delicato e che riguarda la protezione della persona stessa e dei suoi familiari». Un cambiamento che il secondo titolare dell’Alessio si è accentuato soprattutto dopo il periodo del Covid-19, che ha accelerato una tendenza già in atto: «Negli ultimi 5-6 anni è aumentato il disordine urbano e sociale. Chi entra in casa delle persone è spesso un delinquente che fa uso di stupefacenti e che non esita a paralizzare e picchiare chi trova all’interno dell’abitazione». Operando in tutto il nord Italia, Alessandro Alessio è conscio di come ogni città abbia le sue problematiche: «Rispetto ad altre città, Castelfranco non presenta gravi problemi di delinquenza, è sostanzialmente tranquilla. Ci sono tuttavia fenomeni sporadici che suscitano preoccupazione e questo lo vediamo anche noi, con la continua installazione di impianti anche nella nostra città». Per rispondere alle nuove sfide, Alessandro non ha dubbi: unire tecnologia e servizi, per offrire un sistema personalizzato al cliente. «Sono da tempo finiti gli anni nei quali si lasciava accesa la luce o la televisione, magari programmando col timer, per dare l’impressione di essere a casa. Ora i delinquenti seguono le potenziali vittime sui social, osservando abitudini e stili di vita e monitorano gli spostamenti. Per questo, prima di progettare gli impianti, si studiano le attività e le abitudini dei proprietari e anche dei loro figli. Ogni persona ha un modo di vivere diverso, ma ognuno ha l’esigenza di essere tutelato e protetto. Al giorno d’oggi i sistemi sono più complessi: si è passati da un approccio passivo a uno proattivo e tempestivo, dove la tecnologia, basata anche sull’intelligenza artificiale, deve essere accompagnata al controllo garantito da istituti di vigilanza e security manager».

E se le forze dell’ordine continuano a sensibilizzare i cittadini sull’installazione di telecamere e antifurti, strumenti utili contro i furti in abitazione ma ancora poco diffusi tra la popolazione, Alessandro Alessio sottolinea il carattere sociale di installare un sistema di sicurezza: «Se un delinquente vuole entrare in un’abitazione e genera un allarme, questo genera deterrenza anche per le abitazioni vicine. Se un ladro vede una casa ben strutturata dal punto di vista della sicurezza, ormai non si avvicina nemmeno. Le tecnologie per la sicurezza devono essere parte fondamentale di un’abitazione».

Leonardo Sernagiotto

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