Federico Trambaiolo è un nome che sta iniziando a farsi conoscere nel panorama del rugby italiano. Classe 1998, da tre anni ha sposato la causa dei Rangers Rugby Vicenza. Tutto, però, è partito da Padova e dal Petrarca: "Qui ho fatto tutta la trafila giovanile. Sognavo da bambino di debuttare con la maglia della prima squadra, ma non ho avuto l'occasione. Lasciare la mia città è stato difficile, era la mia famiglia. Nel mio cuore porterò sempre la vittoria dello Scudetto Under 18".
Ma il momento della svolta arriva con la proposta dei biancorossi: "Era il momento giusto per cambiare. Volevo avere continuità e Vicenza ha puntato su di me. Il direttore Rampazzo mi ha voluto e abbiamo trovato un accordo".
-1742464514980.jpeg)
Il primo anno si rivela un trionfo, con vittoria del campionato di Serie A. "È stata un'annata storica. Abbiamo raggiunto la finale, dove eravamo sotto 15-3 a fine primo tempo. Poi abbiamo fatto una rimonta clamorosa e ce l'abbiamo fatta. 21-18. È stato un momento indimenticabile, siamo entrati nella storia della società raggiungendo per la prima volta la Serie A Elite", ricorda Trambaiolo.
Tuttavia, il primo anno tra le big è stato deludente, con il club che si è salvato grazie al congelamento delle retrocessioni. "Abbiamo avuto delle difficoltà. Ci mancava l'esperienza adatta e non avevamo una rosa abbastanza profonda. Ma abbiamo avuto una seconda chance".
In questa annata la situazione è cambiata. Il club ha lavorato duramente sul mercato, le strutture sono migliorate e lo staff tecnico ha alzato il proprio livello. "Siamo riusciti a stare al passo con le altre squadre. La seconda fase del campionato ci ha visti avere un calo, ma è normale. Personalmente sono soddisfatto. Ho giocato più di 1000 minuti. Ho lavorato con costanza e coach Cavinato ha sempre creduto in me". La squadra ha vissuto alcuni momenti indimenticabili. "Le due vittorie contro Colorno e Mogliano, entrambe in casa nostra, sono state emozionanti. Ci hanno dato una grande carica".

Federico, un guerriero e un lottatore, è un pilastro della terza linea: "Mi piace il contatto fisico, il placcaggio mi esalta. Gioco per il meglio della squadra". Il grande sogno è quello di arrivare in alto: "Giocare con una franchigia come le Zebre o il Benetton sarebbe incredibile. Poi la Nazionale...".
Il padovano non si ferma al rugby. Laureato in Scienze Motorie, ha le idee chiare per il futuro: "L'ambito sportivo rimarrà sempre nella mia vita. Mi affascina la posturologia. Mi piacerebbe approfondire quest'area e aprire uno studio tutto mio".

Federico Trambaiolo e il coraggio di cambiare dopo una vita tutta padovana. Oggi è il guerriero di Vicenza e non vuole smettere di scrivere le pagine della sua storia di rivalsa.
Stefano Parpajola