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Dario Sottovia: più di 300 gol e una carriera da sogno, il grande bomber si racconta

7 titoli vinti per la macchina da reti del dilettantismo

Dario Sottovia: più di 300 gol e una carriera da sogno, il grande bomber si racconta

Dario Sottovia, @instagram Dario Sottovia

La storia di Dario Sottovia, l'uomo dei sogni del dilettantismo. Dove va vince e segna. Quest'anno è arrivata la rete numero 300 in carriera e la vittoria dell'Eccellenza a Conegliano.

Dario Sottovia è un maestro di un'arte che nel calcio conta e non poco: il gol. Il bomber del Conegliano si ispira a Trezeguet e Higuain, è un rapace dell'area di rigore, implacabile sotto porta. La cultura del lavoro è al centro del suo mondo: sacrifici e professionalità lo hanno portato a scrivere la storia del calcio dilettantistico: "Lavoro e testa. Ogni palla, anche in allenamento, è come se fosse quella decisiva". 

Il 2025 è stato l'anno del tanto atteso 300esimo gol, realizzato nella sua nuova avventura a Conegliano. Una lunga carriera quella del bomber, condita da tante piazze in cui ha lasciato il segno: Sacile, Trento, Este, Marano, fino a Mestre e Treviso, solo per citarne alcune. 

Proprio a Mestre, Sottovia ha vissuto il suo unico anno da professionista, dopo una cavalcata incredibile culminata nella vittoria del campionato. “Quell'anno è stato irripetibile. Il gruppo era unito, c’era una passione travolgente. Ci veniva ogni giocata. Abbiamo vinto e così ho avuto l'occasione di giocarmi la Serie C. Non dimenticherò mai il mio primo gol allo Stadio Atleti Azzurri d'Italia contro l'Albinoleffe. Treviso, invece, è stata una piazza che ha segnato un altro capitolo indimenticabile, con l'emozione di giocare al Tenni e con una città intera che credeva nella promozione dall'Eccellenza alla Serie D. “Treviso è una piazza unica. Ci seguivano tante persone. Fu un titolo dal significato speciale. Ricordo un gol su rigore decisivo a Motta di Livenza. È un'annata che non dimenticherò mai".

Tante altre perle hanno costellato la carriera di Sottovia: "In Serie C segnai una delle mie reti più belle: uno scavetto da fuori area contro la Triestina. Il migliore in assoluto? Una rovesciata con la maglia del Trento contro la seconda in classifica. Poi abbiamo vinto il campionato". 

Oggi, a 35 anni, il centravanti sta vivendo a Conegliano una seconda giovinezza, in una squadra che crede in lui e che gli ha dato la possibilità di giocare di nuovo per vincere. “Conegliano è una piazza che ha voglia di crescere. C’è tutto quello che serve per iniziare un buon cammino. Ho sempre amato le sfide e questa è stata la scelta giusta. Volevamo vincere il campionato e ci siamo riusciti".

Dopo tanti anni di carriera Dario corre ancora come un ragazzino: il segreto? Una vita lontana dai riflettori e dalla movida. In più tanti sacrifici: “Non mi piacciono le discoteche, il sabato sto a casa e vado a letto presto. Il riposo è fondamentale. Mi alleno anche in estate, corro, non mi fermo mai. Adesso mi sento benissimo, finché il fisico regge continuerò a divertirmi e a giocare per portare a casa titoli. Sono sempre stato un giocatore che gioca d’istinto, seguendo le sensazioni. Se arriva mezza palla in area, ci sono.” Detto, fatto, quest'anno Sottovia ha toccato quota 28.

Eppure, dietro al suo successo, c’è anche la consapevolezza di un cammino non sempre facile, di una carriera che, nonostante i numeri impressionanti, non gli ha regalato la possibilità di calcare i palcoscenici più prestigiosi. “A 20 anni ho fatto 35 gol in Promozione, a 24 anni ne ho segnati 20 in Serie D. È strano non aver avuto una chance tra i professionisti, escluso quell’anno a Mestre. Mi sono mancate le opportunità e forse anche un po' di fortuna. Magari ho pagato anche il fatto di essere uno schietto, che dice le cose in faccia e che pretende il massimo da tutti. Ad alcuni questo aspetto del mio carattere non è piaciuto".

Il futuro del grande bomber del dilettantismo non è ancora scritto. Con la stessa determinazione che lo ha accompagnato finora, l’attaccante guarda avanti e si pone un nuovo obiettivo: “Mi piacerebbe tornare in Serie D, ma solo se c’è il progetto giusto. Voglio vincere più campionati possibili, ho sempre la stessa fame dell'inizio".

Un viaggio lungo e affascinante quello di Dario Sottovia, un professionista del gol che ha segnato un'epoca nel calcio dilettantistico. Un ragazzo umile e alla mano, che dimostra come nel calcio, oltre al talento, contano anche aspetti come la mentalità, l'impegno e la continua voglia di migliorarsi. I 300 gol in carriera non sono un caso. Oggi, la punta del Conegliano, però, non ha alcuna intenzione di fermarsi ed è deciso a continuare a scrivere nuove pagine di questa meravigliosa storia.

Stefano Parpajola

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