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Dario Bond, nuove deleghe e grandi sfide: “La montagna va ricostruita partendo dalle basi”

Il neo assessore bellunese e feltrino traccia le priorità su aree montane e agricoltura: obiettivi fissati al 2027

Deleghe strategiche e un territorio complesso da rilanciare: il neo assessore regionale Dario Bond, espressione del Bellunese e del Feltrino, si prepara ad affrontare una delle sfide più delicate della nuova giunta veneta. Al centro del suo impegno c’è la montagna, un’area che sta attraversando una fase difficile, segnata in particolare dal fenomeno dello spopolamento.

Bond non nasconde la complessità del compito affidatogli, definendolo una sfida di grande rilievo. La delega alla montagna, fortemente voluta dal presidente Stefani e sostenuta da Fratelli d’Italia con l’approvazione della legge regionale sulla montagna, rappresenta per l’assessore un tassello prezioso, inserito con cura nell’assetto complessivo dell’amministrazione.

Il lavoro, però, partirà praticamente da zero. Bond ha spiegato come sia necessario costruire l’intera struttura della delega, sia sotto il profilo normativo, facendo riferimento anche alla legge nazionale, sia dal punto di vista delle risorse economiche, attraverso misure mirate e pensate specificamente per le aree montane. Un percorso che richiederà tempo e programmazione: l’obiettivo indicato è il 2027, senza promesse irrealistiche, ma con la consapevolezza che risultati concreti non possono arrivare nell’immediato.

Accanto alla montagna, un’altra delega di peso è quella all’agricoltura, settore che Bond definisce fondamentale per il Veneto e per i numerosi comparti che rappresentano vere eccellenze a livello nazionale. Anche in questo ambito, l’assessore intende muoversi valorizzando le produzioni locali, prendendo spunto dal recente riconoscimento della cucina italiana come patrimonio Unesco.

(Intervista di Riccardo Musacco)

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