venerdì, 19 Aprile 2024
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Vicenza, quasi 2700 minori in stato di povertà a Vicenza: +10% a causa della pandemia

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L’assessore Tosetto: “Grazie al finanziamento di Cariverona, abbiamo creato progetti personalizzati”

Matteo Tosetto
L’assessore al Sociale di Vicenza, Matteo Tosetto

I minori in stato di povertà e le loro famiglie a Vicenza – e parliamo di quelli in carico ai servizi sociali del Comune per sostegno economico – sono oltre 1100 nuclei per quasi 2700 minori: numeri cresciuti del circa 10% in questo ultimo anno di pandemia, a cui si aggiungono i 247 minori in carico al servizio protezione e tutela del minore.

L’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto ha fatto il punto sul progetto Welfare & famiglia con gli altri partner dell’iniziativa, i rappresentanti di cooperativa La Casetta, cooperativa Tangram, associazione Acisjf, Villaggio SOS, congregazione padri Giuseppini Murialdo e Ipab minori.

“Grazie al finanziamento di 428.000 euro della Fondazione Cariverona – ha dichiarato l’assessore – da gennaio 2020 abbiamo provato a cambiare prospettiva rispetto alla presa in carico e al sostegno dei minori in condizione di disagio economico e povertà educativa e delle loro famiglie. Anche in questo campo, infatti, abbiamo messo insieme le competenze e le sensibilità del pubblico e del privato sociale per costruire progetti individuali personalizzati e laboratori di gruppo. Inoltre, con un questionario rivolto ai genitori sui social, abbiamo individuato i temi di maggior interesse su cui proporre approfondimenti di esperti”.

Sono aumentati del 10% a causa della povertà i bambini in condizioni di povertà a Vicenza

Con la collaborazione di tutti i partner del progetto, nel primo anno e mezzo di attività sono stati costruiti 15 interventi su misura per altrettanti nuclei familiari particolarmente fragili con presenza di minori.

Sono state ad esempio messe in atto azioni di accompagnamento educativo alla genitorialità fragile; supporto e accompagnamento all’autonomia dopo periodi di istituzionalizzazione o inserimento in contesti protetti; inserimenti in attività ricreative, sportive o culturali; azioni a sostegno dell’inclusione scolastica e della didattica a distanza.

Nell’ambito del progetto, inoltre, è stato creato un contenitore per incontri bisettimanali dedicati ai minori a rischio di isolamento sociale, povertà educativa o minoranza culturale. Attraverso modalità assistite e facilitate, quali ad esempio il lavoro di gruppo, la pet terapy, laboratori di arte terapia, laboratori di ciclo officina, una decina di adolescenti è stata coinvolta in laboratori di gruppo al centro Lagorà e presso altre strutture, per migliorare, in particolare, la capacità di stare con i coetanei.

Per quanto riguarda le famiglie in difficoltà economica, è stato attivato da marzo 2021 uno sportello gratuito settimanale di educazione finanziaria presso lo sportello sociale di via Torino 19 che attraverso un educatore finanziario certificato ha seguito in modo personalizzato cinque nuclei familiari nella gestione dell’economia domestica.

Infine, in via sperimentale, il progetto si è aperto al mondo dei social, proponendo un questionario anonimo su “Genitorialità e bisogni” al gruppo facebook “Essere Mamme a Vicenza” (EmaVi) che conta 13 mila iscritti.

Hanno risposto 368 genitori di Vicenza e dei Comuni limitrofi, segnalando specifici quesiti. In particolare, il 61% ha dichiarato di essere interessato a sviluppare il tema della conciliazione tra famiglia e lavoro, il 40% quello della cogenitorialità.   Interessante il quesito sulle difficoltà amplificate dalla pandemia: per l’84,6% il Covid ha portato problemi socio-relazionali; per il 53,6% difficoltà economiche, il 38,9% questioni relative alla gestione familiare (era possibile indicare 2 risposte).