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Accordo Berco, intesa raggiunta: sollievo per oltre mille lavoratori

Laura Cestari (Lega-LV): “Un traguardo frutto di mesi di impegno al fianco dei sindacati"

Berco annulla il contratto aziendale, scatta lo sciopero dei lavoratori

Foto di repertorio

Una giornata importante per i lavoratori della Berco, storica azienda attiva tra Veneto ed Emilia-Romagna. Dal tavolo ministeriale convocato a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) è emersa una notizia attesa da mesi: è stato definito un nuovo accordo integrativo triennale (2025–2028) per garantire stabilità e rilancio allo stabilimento di Copparo, che impiega oltre mille persone.

A esprimere grande soddisfazione è Laura Cestari, consigliera regionale della Lega–Liga Veneta, che fin dall’inizio ha seguito da vicino la vicenda. “Oggi è un giorno positivo – ha dichiarato –. Abbiamo posto le basi per un’intesa che tutela i lavoratori e rafforza una realtà industriale strategica. La mia presenza al fianco delle sigle sindacali è stata costante e ora vediamo i frutti di quel lavoro condiviso".

Un lavoro corale tra istituzioni e parti sociali
All’incontro erano presenti i vertici aziendali, rappresentanti di Confindustria, delle sigle sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, oltre ai rappresentanti delle Regioni Veneto ed Emilia-Romagna, e dell’ente Sviluppo Lavoro Italia. La trattativa, protrattasi per mesi, ha visto prevalere il dialogo, con l’obiettivo comune di evitare una crisi occupazionale in un’area già fragile dal punto di vista economico.

“Ora – ha aggiunto Cestari – restano due passaggi decisivi: rendere operativo il piano industriale di rilancio e procedere con il referendum interno tra i lavoratori. Le premesse ci sono tutte e anche i sindacati condividono un cauto ottimismo".

Una vertenza seguita con costanza
Nei mesi scorsi la consigliera ha più volte sollecitato l’attenzione delle istituzioni su una crisi che avrebbe potuto colpire duramente l’occupazione nel Polesine. “Ho fatto tutto il possibile – ha affermato – per sostenere i dipendenti e promuovere soluzioni concrete. In un territorio come il nostro, ogni posto di lavoro ha un valore sociale oltre che economico. E oggi possiamo dire di aver fatto un passo significativo nella giusta direzione".

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