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Emergenza Granchio Blu, il Veneto stringe il fronte: nuovi fondi e misure a tutela delle imprese locali

L’assessore Corazzari: “Risposte concrete grazie alla collaborazione tra Regione e Commissario

Emergenza Granchio Blu, il Veneto stringe il fronte: nuovi fondi e misure a tutela delle imprese locali

Emergenza granchio blu

Prosegue il piano di contrasto all’invasione del Granchio Blu, una delle più gravi emergenze ambientali che hanno colpito il comparto ittico veneto negli ultimi anni. Oggi, nel corso di un incontro ufficiale con il Commissario straordinario Enrico Caterino, sono state annunciate nuove misure operative a favore delle imprese di pesca e acquacoltura duramente provate da questa specie aliena invasiva. A commentare i provvedimenti è stato l’assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari, che ha sottolineato l’efficacia del lavoro condiviso tra istituzioni.

Corazzari: “Settore strategico da tutelare a ogni costo”

«Le iniziative annunciate oggi – ha dichiarato Corazzari – si inseriscono in un percorso di intervento che la Regione del Veneto ha avviato sin dal primo momento, a partire da giugno 2023, quando l’emergenza Granchio Blu ha iniziato a farsi sentire con forza nei nostri ambienti lagunari. Siamo di fronte a un settore strategico per l’economia del Polesine e dell’intero Veneto, ma anche per l’identità culturale delle nostre comunità. Per questo non possiamo permetterci esitazioni».

Tra le principali novità, rimborsi per l’acquisto di teli protettivi, recinzioni, semi di vongola, nonché per le operazioni di cattura e smaltimento degli esemplari di granchio. Parallelamente, è stato attivato un bando da 1 milione di euro tramite Veneto Agricoltura per incentivare le operazioni di cattura del prodotto non destinabile alla commercializzazione.

Ricerca e innovazione per nuove soluzioni

L’assessore ha inoltre ricordato le azioni già messe in campo dalla Regione per sostenere il settore in maniera strutturale: «Abbiamo richiesto il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale per il 2023 e il 2024, e nel frattempo abbiamo lanciato progetti di valore strategico. Tra questi – evidenzia Corazzari – uno da 1,5 milioni di euro, in collaborazione con Arpav, Veneto Agricoltura e le Università di Padova e Venezia, volto a individuare filiere alternative per il trattamento del granchio blu non commestibile».

Rosolina chiede pari trattamento nella crisi del granchio blu

A tre anni dall’inizio dell’emergenza legata alla proliferazione del granchio blu, Rosolina resta ai margini delle scelte istituzionali. Nessuna convocazione, nessuna ordinanza, fondi promessi mai distribuiti: è questo il quadro denunciato dall’assessore Sara Biondi, che si fa portavoce del malcontento dei pescatori locali e afferma  “Serve equità, non operazioni elettorali”

 

Collaborazione istituzionale come chiave di successo

Corazzari ha infine ringraziato il Commissario Caterino per la sinergia costante e l’approccio pragmatico: «Solo un lavoro congiunto tra istituzioni può produrre risultati efficaci. Il nostro obiettivo comune è chiaro: difendere le imprese, salvaguardare la biodiversità e garantire un futuro sostenibile a un comparto produttivo essenziale per il nostro territorio».

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