Maturità 2025 in Veneto: metà degli studenti si colloca nella fascia media dei voti

Il 6,6% ha ottenuto il massimo punteggio, mentre il 0,24% non ha superato l’esame

Stefano Gabbiano

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03.09.2025 - 12:41

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Foto di repertorio

Nella Regione Veneto, l’esame di maturità 2025 ha visto la maggior parte degli studenti diplomarsi con voti nella fascia centrale. Secondo i dati ufficiali diffusi dall’Ufficio scolastico regionale, quasi il 50% dei candidati ha ottenuto un punteggio compreso tra 61–75/100, mentre circa un terzo si è attestato tra 76–90. Più di un decimo degli studenti si è piazzato nella fascia alta, con voti tra 91–99, e il 6,6% ha raggiunto il massimo punteggio, 100 o 100 e lode. Solo lo 0,24% degli studenti interni non è riuscito a superare l’esame. Distribuzione geografica e dati salienti Gli esami, che hanno coinvolto 979 commissioni e 37.616 candidati interni, mostrano una distribuzione territoriale significativa: Treviso guida con il 20% degli studenti, seguita da Padova, Verona e Vicenza, tutte con circa il 19%, poi Venezia (15%), Belluno e Rovigo (4%). Verona spicca per la percentuale più alta di studenti nella fascia 91–99 (12%) e una quota di lodi pari all’1,57%, seguita da Treviso con oltre l’1,4%. A Rovigo, invece, si registra una percentuale leggermente superiore alla media di candidati con voti sotto la soglia di 60/100. Anche tra i 253 candidati esterni, la maggior parte dei diplomati si concentra nella fascia 61–75, con circa un quinto tra 76–90, soprattutto nelle province di Verona, Padova e Treviso. Un aiuto in più per valorizzare i risultati Un elemento importante è rappresentato dal punteggio integrativo, che consente ai candidati con un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo alle prove pari almeno a 50 punti di aggiungere fino a 5 punti extra al voto finale. Questo sistema ha permesso di riconoscere e valorizzare in modo più equo il percorso scolastico e la preparazione degli studenti. Secondo il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Bussetti, “i risultati ottenuti confermano le indicazioni Invalsi e mostrano una crescita omogenea in tutte le province. Particolare attenzione è stata riservata anche agli studenti con disabilità, che hanno completato con successo il loro percorso di studi”.

Nella Regione Veneto, l’esame di maturità 2025 ha visto la maggior parte degli studenti diplomarsi con voti nella fascia centrale. Secondo i dati ufficiali diffusi dall’Ufficio scolastico regionale, quasi il 50% dei candidati ha ottenuto un punteggio compreso tra 61–75/100, mentre circa un terzo si è attestato tra 76–90.

Più di un decimo degli studenti si è piazzato nella fascia alta, con voti tra 91–99, e il 6,6% ha raggiunto il massimo punteggio, 100 o 100 e lode. Solo lo 0,24% degli studenti interni non è riuscito a superare l’esame.

Distribuzione geografica e dati salienti

Gli esami, che hanno coinvolto 979 commissioni e 37.616 candidati interni, mostrano una distribuzione territoriale significativa: Treviso guida con il 20% degli studenti, seguita da Padova, Verona e Vicenza, tutte con circa il 19%, poi Venezia (15%), Belluno e Rovigo (4%).

Verona spicca per la percentuale più alta di studenti nella fascia 91–99 (12%) e una quota di lodi pari all’1,57%, seguita da Treviso con oltre l’1,4%. A Rovigo, invece, si registra una percentuale leggermente superiore alla media di candidati con voti sotto la soglia di 60/100.

Anche tra i 253 candidati esterni, la maggior parte dei diplomati si concentra nella fascia 61–75, con circa un quinto tra 76–90, soprattutto nelle province di Verona, Padova e Treviso.

Un aiuto in più per valorizzare i risultati

Un elemento importante è rappresentato dal punteggio integrativo, che consente ai candidati con un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo alle prove pari almeno a 50 punti di aggiungere fino a 5 punti extra al voto finale. Questo sistema ha permesso di riconoscere e valorizzare in modo più equo il percorso scolastico e la preparazione degli studenti.

Secondo il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Bussetti, “i risultati ottenuti confermano le indicazioni Invalsi e mostrano una crescita omogenea in tutte le province. Particolare attenzione è stata riservata anche agli studenti con disabilità, che hanno completato con successo il loro percorso di studi”.