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Aneddoti
22.09.2025 - 16:40
Foto di repertorio
L’autunno, con i suoi colori caldi e il profumo della terra che si prepara al riposo, ha da sempre ispirato la saggezza popolare e il linguaggio dei veneti. I detti, le espressioni e i proverbi legati a questa stagione raccontano molto più della semplice ciclicità del tempo atmosferico; sono uno spaccato della vita quotidiana, delle tradizioni agricole e del legame profondo con la natura che caratterizzano la cultura veneta.
“Settembre, settembre, in terra si mette il seme”: con questa espressione, i vecchi contadini descrivevano il periodo in cui i lavori agricoli entrano nel vivo. È il mese della semina, con la speranza di buoni raccolti. Ma settembre non è solo il mese della semina, è anche quello del cambiamento, che segna l’inizio di un nuovo ciclo, dove la terra inizia a riposare e a prepararsi per l’inverno.
Un altro proverbio tipico di questa stagione recita: “L’autunno porta a casa, inverno ti lascia senza legna”. Questo detto invita alla prudenza e alla preparazione: l’autunno è il momento di fare scorta, di preparare le provviste, in modo da non trovarsi impreparati durante i freddi mesi invernali. Con il calare delle temperature, i veneti sapevano bene quanto fosse importante accumulare legna per scaldarsi.
In Veneto, l’autunno è anche la stagione della vendemmia, e i detti legati al vino sono numerosi: “Quando l’uva è matura, il vino si fa buono”. È un invito a godere dei frutti del lavoro, a celebrare il raccolto e ad apprezzare la generosità della terra e il ciclo della vita.
Non possono mancare i detti che descrivono il caratteristico clima autunnale del Veneto, dove la nebbia è protagonista. “Nebbia in pianura, l’inverno è sicuro” è uno dei più noti, e fa riferimento alla tipica coltre di nebbia che avvolge le pianure venete. La nebbia è vista come un segno che l’inverno è alle porte, ma rappresenta anche il mistero e la poesia dei paesaggi veneti in autunno.
“A San Martìn, el caldo se ne va” è un altro proverbio che segna il cambiamento della stagione, riferendosi a San Martino (11 novembre), quando la stagione fredda inizia a farsi sentire e il caldo estivo è ormai un ricordo lontano. In Veneto, la festa di San Martino è anche simbolo di abbondanza, con la tradizionale festa del vino novello.
Ma l’autunno è anche il tempo della riflessione, del bilancio e dei cambiamenti interiori. “L’autunno, la stagione dei frutti maturi, è anche il periodo delle anime in cerca di calma”. È un invito a rallentare il ritmo della vita, a riposare e ad affrontare le sfide della stagione invernale con serenità.
La bellezza di questi detti non sta solo nel loro valore culturale, ma anche nel modo in cui riescono a cogliere l’essenza di una stagione che porta con sé speranza, preparazione e riflessione.
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