Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Il caso

Dengue a Brendola, primo caso autoctono in Veneto: scattano le misure sanitarie

Un uomo di 53 anni contagiato senza aver viaggiato all’estero

Allerta sanitaria in Veneto dopo la conferma del primo caso autoctono di Dengue nella regione. A contrarre il virus è stato un uomo di 53 anni, residente a Brendola, senza alcuna recente permanenza in aree tropicali o in Paesi dove la malattia è considerata endemica.

La diagnosi è stata formulata dall’Unità Operativa di Malattie Infettive e Tropicali dell’ULSS 8 Berica, che ha immediatamente allertato le autorità sanitarie regionali. Il fatto che il paziente non abbia effettuato viaggi all’estero suggerisce che il contagio sia avvenuto localmente, probabilmente a causa della puntura di una zanzara tigre infetta (Aedes albopictus).

La Dengue, infezione virale di origine tropicale, si manifesta con febbre alta, dolori muscolari e articolari, mal di testa, nausea, affaticamento e in alcuni casi eruzioni cutanee. Nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente, ma può dare origine anche a complicanze, specialmente nei soggetti più fragili. Il virus non si trasmette da persona a persona: l’unica via di contagio è la puntura di zanzare infette.

Fino ad ora, tutti i casi registrati in Veneto avevano una chiara origine "di importazione", legata a soggiorni in Paesi a rischio. Questo episodio, invece, segna un cambio di scenario: il virus ha circolato localmente, verosimilmente a seguito del ritorno di viaggiatori infetti unito alle condizioni climatiche favorevoli alla proliferazione delle zanzare Aedes.

Immediata la risposta della Regione Veneto, in coordinamento con l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e l’ULSS 8. Sono già state attivate misure straordinarie di prevenzione e contenimento:

  • indagine epidemiologica dettagliata per identificare eventuali altri casi o fonti di esposizione;

  • monitoraggio entomologico per verificare la presenza e la densità delle zanzare vettori nella zona;

  • disinfestazioni straordinarie nei luoghi frequentati dal paziente;

  • sorveglianza sanitaria nei confronti delle persone che potrebbero essere state esposte;

  • rafforzamento della sorveglianza nei Pronto Soccorso, con particolare attenzione ai sintomi riconducibili alla Dengue.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione