Scopri tutti gli eventi
Cronaca
17.09.2025 - 12:10
Digos
L'8 settembre scorso, durante la Fiera dell'Oro di Vicenza, un gruppo di attiviste pro-Palestina è stato vittima di un’aggressione che ha scatenato forti reazioni. Secondo la ricostruzione riportata da Vicenza Today e fornita da Carlo Cunegato, consigliere comunale scledense e membro di spicco di Avs nel Vicentino, un gruppo di almeno cinque individui ha attaccato verbalmente e fisicamente le attiviste mentre stavano manifestando pacificamente con un gazebo informativo sul genocidio in Palestina.
L'episodio, che ha visto gli aggressori urlare slogan provocatori come “Bibi is the King” e “I'm genocide”, si è concluso con insulti sessisti e intimidazioni, tra cui l’augurio di “essere stuprate” alle donne coinvolte. Secondo Cunegato, che ha definito l’accaduto “un gesto vile e abietto”, il silenzio che ha seguito l’aggressione è altrettanto preoccupante. «È inquietante che non si sia parlato di quanto successo e che non ci sia stata alcuna manifestazione di solidarietà istituzionale verso le vittime», ha dichiarato il consigliere, criticando la mancanza di attenzione pubblica.
L’aggressione, che è avvenuta davanti ai padiglioni dell'Expo berico, ha coinvolto un gruppo di manifestanti legati al Collettivo Staffetta Digiunanti per Gaza di Vicenza. Questi avevano allestito il gazebo per denunciare la tragica situazione dei palestinesi, con l'intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sui massacri e le violenze perpetrate contro la popolazione civile nella Striscia di Gaza, dove, secondo le stime, oltre 70.000 persone sono morte, tra cui più di 20.000 bambini.
Un silenzio che preoccupa
Secondo la nota diramata dal consigliere, le forze dell'ordine sono intervenute prontamente, ma solo dopo che le attiviste erano già state aggredite verbalmente e fisicamente. Le intimidazioni non si sono fermate lì: è stato riferito che le gomme dell’auto di una delle militanti sono state tagliate in un ulteriore gesto di violenza.
Mentre i fatti sono oggetto di indagine da parte della Digos di Vicenza, Cunegato ha criticato l’approccio "timido" delle istituzioni locali e nazionali nei confronti dell'aggressione. «In un momento in cui si parla tanto di odio e violenza, un simile episodio dovrebbe essere condannato senza esitazioni, soprattutto quando si colpiscono donne impegnate in una causa giusta», ha aggiunto.
Il contesto internazionale e il legame con la politica italiana
L'episodio ha anche spinto Cunegato a riflettere sul contesto geopolitico internazionale e sulle posizioni della politica italiana nei confronti di Israele. «In Europa, la diplomazia sembra essere messa da parte a favore della logica del conflitto armato», ha dichiarato, sottolineando come il riarmo e l’atteggiamento complice di alcuni paesi europei nei confronti di Israele stiano alimentando un clima di violenza crescente.
Il consigliere ha criticato la posizione di Fratelli d’Italia e della Lega, che, durante il voto al Parlamento Europeo, si sono astenuti o hanno votato contro una mozione per il riconoscimento della Palestina come stato. «Questa violenza – ha dichiarato Cunegato – è figlia di una cultura guerrafondaia che sta minando la nostra civiltà». Il politico ha quindi lanciato un appello contro l'indifferenza verso le sofferenze della popolazione palestinese, ribadendo il suo sostegno alle attiviste che, con coraggio, si battono contro la guerra e per i diritti umani.
Indagini in corso
Nel frattempo, la Digos sta cercando di fare chiarezza sull’identità degli aggressori, anche per stabilire se i responsabili siano di nazionalità israeliana o provenienti da altre aree. L’inchiesta potrebbe portare a reati perseguibili d'ufficio, come l’incitamento all’odio razziale, le minacce e la violazione delle normative sulla discriminazione, oltre a reati di danneggiamento e lesioni.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516