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Elezioni regionali: il commento critico del PD con Camani

Vanessa Camani: "Una scelta che serve solo a salvaguardare gli interessi personali, non quelli dei veneti"

La Capogruppo del PD, Vanessa Camani

La Capogruppo del PD, Vanessa Camani

Dopo settimane di incertezze e speculazioni, finalmente il governatore Luca Zaia ha firmato il decreto che sancisce la data delle prossime elezioni regionali in Veneto. L’annuncio, arrivato tramite un video sui social, ha sollevato una serie di reazioni politiche, tra cui quella della capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Vanessa Camani.

La Camani ha espresso una posizione critica nei confronti della tempistica scelta da Zaia: «Apprendiamo con sorpresa da un video social che Zaia ha firmato il decreto di indizione delle elezioni, ma la vera notizia è che finalmente conosciamo la data del voto. E con essa, si conclude l’era Zaia. Peccato che anche questa ultima fase sia segnata dalla tristezza», ha dichiarato.

Secondo la leader del PD, la scelta della data più lontana possibile, quella del 2026, non risponderebbe agli interessi del Veneto, ma solo alla necessità di Zaia di tutelare il proprio interesse politico: «Invece di scegliere la prima data utile, la più vantaggiosa per la Regione, ha preferito la data più lontana, la migliore per lui, annunciandola dopo che gli altri l’avevano già resa pubblica. Non una decisione, ma una resa», ha aggiunto la Camani, sottolineando come l’attesa e l’incertezza abbiano avuto il sopravvento.

Un altro aspetto della critica riguarda la gestione economica della Regione: «Il Veneto merita molto di più. I veneti, che ogni giorno lavorano e creano lavoro, dovranno fare i conti con l’incertezza che l’esercizio provvisorio comporterà per il bilancio regionale. Una situazione che complica ancora di più le cose per le famiglie e le imprese».

Infine, la Camani ha lanciato un appello a una nuova stagione politica per il Veneto: «I veneti meritano più rispetto, a partire da chi si trova in difficoltà. I più fragili, che in questi cinque anni hanno visto ridurre i servizi di assistenza, aspettano risposte concrete. È ora di voltare pagina, di aprire un tempo nuovo per il Veneto, più forte, più giusto e più equo».

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