Regionali Veneto 2025, “Il Veneto che Vogliamo” scende in campo: “Sosteniamo Manildo"

In vista delle elezioni regionali del 2025, Il Veneto che Vogliamo (VcV), realtà civica nata nel 2020 e attiva sui territori con una rete diffusa e progressista, rompe gli indugi e annuncia ufficialmente il proprio sostegno alla candidatura di Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso e ora volto scelto dal centrosinistra per la sfida a Palazzo Balbi.

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Una scelta, spiegano dal movimento, maturata all'insegna dell’unità e della responsabilità. «In questi mesi – sottolineano – siamo stati presenti ai tavoli del centrosinistra chiedendo con coerenza una figura capace di rappresentare le diverse anime della coalizione. Non un nome calato dall’alto, né espressione di una sola forza politica, ma una candidatura in grado di tenere insieme sensibilità e culture differenti». Il nome di Manildo, secondo VcV, risponde a questo profilo.

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Un progetto civico che mette al centro salute, equità e ambiente

Il movimento, che ha fatto della salute pubblica, dell’equità sociale, del lavoro dignitoso e della difesa dell’ambiente i suoi pilastri fondanti, rivendica il proprio contributo nella costruzione di un'alternativa solida al centrodestra, partendo dai bisogni reali delle comunità locali.

«Siamo nati nel 2020 come forza civica che parte dai territori, e oggi ribadiamo con chiarezza: il nostro sostegno a Manildo è pieno. Ora però serve un passo in avanti decisivo», è il messaggio che arriva dal coordinamento regionale del movimento.

“Ora subito un tavolo di coalizione: serve una regia condivisa”

Il tempo stringe, e per VcV è ora di accelerare: «Chiediamo la convocazione immediata di un tavolo di coalizione che formalizzi la squadra che correrà al fianco del candidato presidente e che dia vita a una cabina di regia unitaria, capace di impostare e guidare la campagna elettorale con una strategia condivisa e coerente».

Una sollecitazione che punta anche a dare un segnale di compattezza in un momento in cui, sottolineano, «le destre continuano a marciare divise», mentre il fronte progressista prova a consolidare un’alleanza larga e inclusiva.

“Costruiamo un progetto unitario, come abbiamo sempre fatto”

Il messaggio finale è netto: «Noi costruiamo, come abbiamo sempre fatto. Senza personalismi né scorciatoie. Con un progetto politico unitario, chiaro nei contenuti e radicato nella realtà dei territori. Il nostro obiettivo resta quello di dare al Veneto un’alternativa credibile, concreta e giusta».