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Regionali in Veneto, De Poli: “Centrodestra unito per il dopo-Zaia. Il futuro passa dalla coesione e dalla politica internazionale”

Il senatore UDC a Veneto24: “Serve un leader all’altezza delle sfide globali

Regionali in Veneto, De Poli: “Centrodestra unito per il dopo-Zaia. Il futuro passa dalla coesione e dalla politica internazionale”

Senatore Antonio De Poli, presidente dell’UDC e questore del Senato

Con l’addio ormai certo di Luca Zaia alla guida della Regione Veneto, la politica regionale si prepara a voltare pagina. Ma il futuro – per il senatore Antonio De Poli, presidente dell’UDC e questore del Senato – non può prescindere da una certezza: “Il centrodestra in Veneto correrà compatto, non ci sono alternative. Chi parla di divisioni, parla di ipotesi che non esistono”.

Ospite della rubrica "Buongiorno Veneto" su Veneto24, De Poli ha affrontato i temi caldi del momento: dalla fine dell’era Zaia, al dibattito sulle alleanze, fino all’impatto internazionale delle politiche economiche in arrivo dagli Stati Uniti.

Un cambio epocale, ma senza scosse

De Poli ha commentato anche il raduno della Lega a Treviso, dove Matteo Salvini ha assicurato che non ci saranno fughe in avanti: “Il centrodestra andrà unito, come ha fatto in questi anni, con una coalizione solida e una classe dirigente esperta. Se così non fosse, significherebbe una crisi nazionale, e questo non è neppure in discussione”.

Il senatore ha riconosciuto alla Lega una struttura amministrativa collaudata: “Ha saputo creare una classe dirigente capillare in Veneto grazie a 15 anni di governo. Ma anche Fratelli d’Italia, Forza Italia e l’UDC hanno risorse da mettere in campo. Il candidato alla presidenza? Sarà frutto di una riflessione nazionale condivisa”.

La preoccupazione per l’economia internazionale

Non solo politica interna. De Poli ha espresso forte preoccupazione per le ricadute dei nuovi dazi americani, che dovrebbero scattare ufficialmente nei prossimi giorni sotto la spinta dell’amministrazione Trump. “La tensione sui dazi colpisce le nostre imprese, già provate da mesi difficili. Il Veneto è una regione esportatrice: ogni misura protezionista danneggia il nostro sistema produttivo”.

Il senatore ha però lasciato spazio alla speranza: “Le trattative tra Unione Europea e USA sono in corso. C’è una finestra di dialogo fino ad agosto, ed è cruciale sfruttarla per evitare danni strutturali. La Regione, quale ente di programmazione, deve essere pronta a intervenire con misure di sostegno alle imprese”.

Verso le elezioni, data ancora incerta

Infine, un passaggio sull’incertezza che aleggia ancora sulla data delle elezioni regionali. Nonostante l’addio a Zaia sia ormai sancito anche dal no definitivo al terzo mandato, “a oggi – ha ricordato De Poli – non è stato ancora fissato il giorno delle urne. Serve chiarezza per permettere alla coalizione di lavorare con lucidità e proporre un programma serio per i prossimi dieci anni”.

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