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Manildo attacca Stefani: "Promette ciò che la Lega ha sempre bocciato"

Il candidato del centrosinistra alza la voce: "Non basta cambiare il linguaggio, serve un vero cambiamento"

Regionali Veneto, Manildo: “Stefani imposto da Roma. Ora il confronto può cominciare”

Manildo e Stefani

Il candidato presidente per il centrosinistra Giovanni Manildo non ha risparmiato critiche nei confronti di Alberto Stefani, il candidato di centrodestra, accusandolo di voler presentare oggi come novità ciò che, in realtà, è stato già bocciato dalla Lega nei quindici anni di governo regionale. Manildo ha contestato la retorica di Stefani su temi come l’ambiente, la sanità e il sociale, temi che il partito di cui Stefani è stato parte integrante ha “ignorato o bocciato” durante il suo mandato.

«Alberto Stefani si presenta come se fosse appena arrivato nel quartiere, pieno di buone intenzioni, ma in realtà è stato a lungo tra gli amministratori di questa Regione. È stato segretario della Lega, vicesegretario federale e parlamentare, e oggi si propone come la novità. Ma la verità è che è il simbolo della continuità del sistema che governa il Veneto da quindici anni», ha dichiarato Manildo, riferendosi all’ex esponente della Lega.

Secondo Manildo, le dichiarazioni di Stefani, che oggi promette più attenzione alla sanità, all’ambiente e ai giovani, sono in contraddizione con le azioni passate del partito. «Stefani dice oggi ciò che noi diciamo da sempre, ma sono proprio i temi che la Lega ha trascurato o addirittura bocciato. Non basta cambiare il linguaggio o il tono per nascondere le responsabilità politiche. Non puoi essere contemporaneamente sia la continuità che la discontinuità», ha aggiunto Manildo.

Il candidato del centrosinistra ha ribadito la necessità di un cambiamento profondo alla guida della Regione: «Il Veneto ha bisogno di una svolta, non di un restyling comunicativo. La destra sta continuando a recitare la commedia dell’“era Zaia” che non finisce mai, con un presidente uscente che deve candidarsi in tutte le province per tenere insieme un centrodestra diviso».

Infine, Manildo ha invitato gli elettori a guardare al futuro: «Dopo trent’anni di potere della stessa parte politica, è il momento di un passo nuovo, di un’idea nuova, di un impegno nuovo. Noi siamo pronti a costruire il Veneto del futuro, con una coalizione ampia, una squadra competente e una proposta concreta, per un Veneto che sia per tutti e con tutti».

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