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Emergenza idrogeologica. Terme 4/4

Per i nuovi bacini servono 36 milioni di euro, intanto si pensa al raddoppio dell’idrovora di Montegrotto

Nuovi invasi e impianti per fronteggiare alluvioni e siccità

I lavori in via Catajo

I lavori in via Catajo

Raccogliere in tempi brevi l’acqua quando è in eccesso e creare anche delle riserve per i periodi di siccità. Questo il duplice obiettivo che guida gli interventi del Consorzio di Bonifica Bacchiglione che nella zona termale ha investito nel recente passato milioni di euro per migliorare la sicurezza idraulica e intende stanziare altre risorse. È il caso dell’ambizioso progetto da 36 milioni di euro per la costruzione di quattro invasi, grandi vasche di raccolta delle acque a servizio di Montegrotto, Abano e tutta l’area collinare circostante. In tutto questi bacini potranno raccogliere fino a 6 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua, che potrà essere distribuita per l’irrigazione attraverso la costruzione di una tubatura che raggiunga le zone coltivate. Questo metterebbe al sicuro alcune aree soggette ad allagamenti. Nel frattempo a Monterosso il Consorzio ha già costruito un bacino da 30 mila metri cubi per ridurre la portata dello scolo Poggese.

Ad Abano Terme il rischio è sempre alle stelle

Il sindaco Barbierato ricorda gli interventi per migliorare l’efficienza dei canali e attende una risposta alla richiesta di finanziamento per il progetto delle vasche di laminazione

Per Montegrotto intanto si fa strada l’idea di raddoppiare l’impianto idrovoro sullo scolo Paiuzza Rialto, portandola dagli attuali 1.050 litri al secondo a 2.050 litri con l’installazione di una nuova elettropompa e l’installazione di una nuova cabina di media tensione per aumentare la potenza dell’impianto. Per realizzarla servirà un milione e mezzo di euro. Infine ad Abano è pronto lo studio di fattibilità del collegamento da 5 milioni e mezzo tra gli scoli Piovega e Menona, in modo da ridurre il rischio idraulico della zona centrale, come richiesto dagli stessi cittadini.

“Il Consorzio Bacchiglione,” commenta il presidente Silvano Bugno, “grazie alla sinergia e alla collaborazione che è riuscito a creare con le Amministrazioni comunali e gli altri soggetti che operano nel territorio sta lavorando per ottenere i finanziamenti dimostrando l’importanza di realizzare queste strutture per la sicurezza idraulica del territorio. Siamo fiduciosi verso le Istituzioni, affinché possano sbloccare i fondi e finanziare i molti progetti pronti per essere cantierati.”

Montegrotto: l’acqua è una minaccia concreta

Oltre l’82% dei residenti potrebbe subire gli effetti di un’alluvione, oltre 1.600 le imprese in aree ad alto rischio. A Turri intanto al via il cantiere dopo i disastri dello scorso anno

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