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Basket. Umana Reyer Venezia
28.02.2025 - 10:45
Matilde Villa, Umana Reyer Venezia
Matilde Villa è entrata con grande impatto nel basket femminile italiano. Il debutto da giovanissimo, la Nazionale e i titoli con la Reyer. Una predestinata che sogna le Olimpiadi e che ha nel mirino il grande salto in WNBA.
Matilde Villa è un nome che sta entrando nei cuori degli appassionati di basket. La sua carriera ha avuto un inizio scintillante, con il debutto in Serie A1 a soli 14 anni. "La mia passione per questo sport nasce in famiglia", racconta Matilde. "Mio papà giocava a basket, così come mio fratello. Andavo sempre a vedere le partite con mia sorella; così, insieme abbiamo iniziato all'età di 6 anni con la squadra maschile".
Dopo qualche anno c'è il passaggio nel team femminile di Costa Masnaga; il tutto qui scorre molto rapidamente e diventa già tempo di confrontarsi con il basket delle grandi: "Mi hanno dato fiducia sin da subito, mi hanno buttato nella mischia e ho preso consapevolezza delle mie possibilità. Nella partita contro Geas Basket ho realizzato 21 punti. La sentivamo molto, era un derby. Qui ho iniziato a capire che potevo dire la mia". Dopodiché c'è stato il match contro la Dinamo Sassari; Matilde realizza 36 punti, 8 rimbalzi e 4 assist, un punteggio monstre: "Quella partita mi ha davvero lanciato mediaticamente. Fu incredibile".
Si accorge di lei l'Umana Reyer Venezia. "Decidere di andare via da casa è stato difficile, ma anche la scelta giusta. Volevo mettermi alla prova e affrontare una nuova sfida", ammette Matilde. La proposta della Reyer l’ha conquistata immediatamente. "Mi hanno parlato di un progetto molto giovane e con grandi ambizioni e questo mi ha intrigato. Ho deciso così di cogliere l'opportunità".
E così è iniziata l'avventura in laguna, dove Villa ha trovato non solo una grande squadra, ma anche una città che l’ha accolta con entusiasmo. "Venezia è unica, mi trovo benissimo. Si vive molto bene; in più abito vicino a tutte le mie compagne, quando ho bisogno di loro so che ci sono. Siamo molto unite, anche fuori dal campo".
Nel 2023/2024, la playmaker ha vissuto una delle emozioni più forti della sua giovane carriera, conquistando Scudetto e Supercoppa con la Reyer. "Era il mio primo Scudetto, non lo dimenticherò mai. Dopo la stagione prima in cui avevamo avuto delle delusioni, vincere è stato incredibile. Il derby con Schio è stato molto sentito, intensissimo. Dopo la vittoria in gara 2 abbiamo capito che ce l'avremmo fatta e abbiamo chiuso la serie a casa loro".
Il legame con il coach Andrea Mazzon è forte e la fiducia che le viene concessa è uno dei punti chiave della sua crescita. "Dopo tre anni insieme c'è una grande intesa. Mi ha insegnato tantissimo, in particolare a leggere il gioco in maniera più ragionata. Mi trovo davvero bene con lui e con tutto il gruppo."
A livello personale, c'è stata poi la soddisfazione per l’ingresso in Nazionale. "Quando ho ricevuto la chiamata è stato un sogno che si avverava. Giocare per l'Italia è una cosa che desideravo da quando ho iniziato a giocare a basket. Il debutto a Faenza è stato un’emozione indescrivibile e quest’anno l'Europeo a Bologna sarà un’occasione grandissima per il nostro movimento, ci tengo tantissimo".
Non manca poi il sogno di giocare nella WNBA, che Matilde realizzerà dopo essere stata selezionata al draft dalle Atlanta Dream. "Era un'ambizione che avevo. Quando è apparso il mio nome è stata una sorpresa enorme. Quella notte ho ospitato le mie compagne a casa mia e abbiamo vissuto quel momento tutte insieme".
Matilde è consapevole del suo talento, ma sa che il cammino è lungo. "Cerco di mantenere l'equilibrio. Non mi vedo come una persona già arrivata, voglio sempre migliorarmi, essere costante e divertirmi", dice con determinazione e allo stesso tempo umiltà.
Lasciandosi andare a qualche aneddoto, la playmaker della Reyer racconta la storia del numero 57, con cui tutto iniziò: "Lo scelsi perché era uno dei pochi rimasti e mia sorella prese il 56. Volevamo essere vicine in questo modo. Poi ho legato molto anche con il numero 6, che mi ha sempre portato fortuna e che oggi indosso".
Un altro grande desiderio per Villa è rappresentato dalle Olimpiadi: "Giocarle sarebbe il massimo. So che sarà difficilissimo, ma sono ambiziosa e farò di tutto per realizzarlo".
Matilde Villa rappresenta il futuro del basket femminile italiano. Con la sua grinta e il suo talento è destinata a fare grandi cose. Il percorso è appena cominciato, ma il suo cuore batte già per obiettivi altissimi: dalla WNBA alle Olimpiadi, il mondo del basket è pronto a godersi la golden girl della Reyer.
Stefano Parpajola
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