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Turismo. Il Veneto in Diretta

Estate veneta da record, Schiavon (Federalberghi): “Numeri positivi, ora puntiamo sulla qualità”

Il presidente di Federalberghi Veneto fa il punto: "Non basta crescere nei volumi, serve anche valore”

Il turismo in Veneto conferma il suo ruolo da protagonista anche nell’estate 2025. Dopo una partenza rallentata a causa del maltempo di maggio, le località balneari e le destinazioni turistiche della regione hanno registrato un’impennata nei flussi a partire dal ponte di giugno, trainate anche dalla presenza crescente di visitatori stranieri, soprattutto da Germania e Austria.

Lo ha spiegato Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto, nel corso di un’intervista in diretta: “L’inizio non è stato semplice, ma giugno ha dato segnali incoraggianti, con molte destinazioni della costa veneta prese letteralmente d’assalto. Anche il mercato dell’Est Europa continua a crescere e va osservato con attenzione".

Cortina vola grazie alle Olimpiadi

Schiavon ha poi evidenziato i dati positivi provenienti anche dalla montagna, in particolare Cortina e il Bellunese, territori in fermento in vista dei Giochi Olimpici Invernali del 2026. Bene anche le città d’arte, che sembrano tornare ai ritmi turistici del pre-Covid, pur con le sfide legate all’overtourism.

“La nostra regione non ha nulla da invidiare a nessuno. Mare, montagna, laghi, cultura, enogastronomia: abbiamo tutto. Forse ci manca solo la barriera corallina”, ha scherzato il presidente. “Siamo leader in Italia con 73 milioni di presenze turistiche l’anno scorso e questo ci impone anche responsabilità: dobbiamo guidare lo sviluppo futuro del settore”.

La sfida: qualità oltre ai numeri

Il turismo in Veneto non cresce solo in quantità, ma punta anche alla valorizzazione dell’offerta: “Ora dobbiamo lavorare per elevare il livello qualitativo dei servizi e dell’accoglienza”, ha sottolineato Schiavon. “Già molti imprenditori si stanno muovendo in questa direzione con investimenti concreti”.

Rischi da congiuntura economica e dazi

Riguardo alla situazione economica internazionale, Schiavon ha spiegato che i dazi commerciali, pur non impattando direttamente sul turismo, possono influire indirettamente: “Finché il potere d’acquisto delle famiglie regge, la voglia di viaggiare rimane. Ma se la situazione dovesse peggiorare, come già visto in passato, ci sarebbe una contrazione dei flussi”.

Infine, un appello alla stabilità: “Il turismo ha bisogno di certezze. Guerre e crisi economiche tolgono serenità e riducono la propensione alla spesa. Speriamo in un equilibrio che consenta a tutti di continuare a viaggiare e a scegliere il Veneto come meta”.

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