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Gaza, l’eurodeputata Cristina Guarda denuncia l’attacco alla Flotilla: “Un atto di pirateria, l'Europa intervenga”

L’attacco a droni e bombe sonore contro la Global Sumud Flotilla solleva preoccupazioni internazionali

cristina guarda

Cristina Guarda, eurodeputata di Europa Verde

L'attacco notturno alla Global Sumud Flotilla, diretta a portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, ha suscitato indignazione e preoccupazione tra i politici europei. In particolare, l’eurodeputata Cristina Guarda (Verdi-AVS) ha condannato con fermezza l'uso di droni e bombe sonore contro l’imbarcazione civile, esprimendo solidarietà ai membri dell'equipaggio e richiamando l'Europa a un’azione decisiva.

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"Con rabbia e profonda preoccupazione, denunciamo l'attacco subito dalla Global Sumud Flotilla nella notte. A bordo ci sono parlamentari italiani ed europei, tra cui la collega Benedetta Scuderi, insieme a volontari che rischiano la vita per portare cibo e medicinali alla popolazione stremata di Gaza. A loro va tutta la nostra solidarietà", ha dichiarato l'eurodeputata, sollecitando una risposta da parte delle istituzioni europee.

Un atto di pirateria e terrorismo internazionale

Guarda ha definito l’attacco “un atto di pirateria e terrorismo internazionale” contro imbarcazioni civili in acque internazionali, sottolineando che un’azione di questo tipo non può restare senza risposta da parte della comunità internazionale.

"Colpire imbarcazioni civili in acque internazionali è un atto che va condannato senza esitazione. Chiediamo che l’Europa intervenga per tutelare la sicurezza della Flotilla e fermare un genocidio che sta mettendo in pericolo la vita di milioni di innocenti", ha aggiunto. "Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a una simile violenza contro chi si sta adoperando per alleviare la sofferenza di un intero popolo".

Le richieste all'Italia e all'Europa

Guarda ha rivolto anche un appello al governo italiano, chiedendo che il paese garantisca "una protezione immediata ai nostri connazionali" a bordo della Flotilla, e sospenda ogni cooperazione militare con Israele. Un altro punto cruciale riguarda il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina, una questione che Guarda ha sottolineato come "indispensabile per costruire una pace duratura nella regione".

Inoltre, l’eurodeputata ha fatto appello direttamente alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e alla presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, affinché l'Europa non rimanga "spettatrice" di fronte alla tragedia. "Chiediamo una condanna chiara e azioni concrete, tra cui un embargo sulle armi e la creazione di corridoi umanitari sicuri", ha proseguito.

Un atto di solidarietà internazionale

Cristina Guarda ha concluso il suo intervento ribadendo che non c'è solo in gioco la sicurezza dei parlamentari e dei volontari a bordo della Global Sumud Flotilla, ma la sopravvivenza di un intero popolo. "Oggi, più che mai, l’Europa deve prendere posizione e agire per la pace e la giustizia. Non possiamo permettere che l'indifferenza continui a prevalere di fronte a una crisi umanitaria che sta minacciando le vite di migliaia di persone".

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