Gardini attacca: “La sinistra strumentalizza Gaza, basta violenza travestita da protesta”

L’onorevole padovana contro le manifestazioni: “Atteggiamenti eversivi mascherati da solidarietà"

Stefano Gabbiano

Email:

redazione@lapiazzaweb.it

03.10.2025 - 13:15

Gardini

“Non è pace, non è solidarietà: è solo un pretesto per creare tensione sociale.” L’affondo arriva dall’onorevole Elisabetta Gardini, vicepresidente del gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e presidente della delegazione italiana al Consiglio d’Europa, che commenta con durezza le proteste in corso in diverse città italiane, comprese Padova e il Veneto.  Gardini denuncia quella che definisce una “strumentalizzazione politica” della crisi in Medio Oriente, accusando alcune frange della sinistra e dei centri sociali di trasformare i cortei pro-Palestina in veri e propri atti di disturbo dell’ordine pubblico. “Bloccare stazioni, tram, interporti, occupare spazi pubblici senza autorizzazione non ha nulla a che fare con la difesa dei diritti del popolo palestinese,” afferma Gardini. “Sono azioni organizzate, non spontanee, che puntano a destabilizzare le comunità locali. Chi oggi chiude un occhio per convenienza politica, domani ne sarà complice.  Un attacco diretto anche a parte della classe dirigente del centrosinistra, accusata di ambiguità e silenzio di fronte a quella che, secondo la deputata padovana, è una “deriva eversiva”.  Gardini ha poi espresso gratitudine verso le Forze dell’Ordine per il lavoro svolto nei giorni delle proteste: “Ringrazio il Prefetto, il Questore e tutte le donne e gli uomini in divisa che stanno intervenendo con grande professionalità. Serve fermezza per difendere la legalità e tutelare la sicurezza delle nostre città.  La dichiarazione si inserisce in un contesto politico sempre più teso, con mobilitazioni legate al conflitto israelo-palestinese che stanno attraversando l’intero Paese. E mentre le piazze si riempiono, anche lo scontro tra le forze politiche si accende.

“Non è pace, non è solidarietà: è solo un pretesto per creare tensione sociale.” L’affondo arriva dall’onorevole Elisabetta Gardini, vicepresidente del gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e presidente della delegazione italiana al Consiglio d’Europa, che commenta con durezza le proteste in corso in diverse città italiane, comprese Padova e il Veneto.

Italia in piazza per Gaza: cinque ragioni alla base delle mobilitazioni

Tra richieste di cessate il fuoco e accuse di complicità politica

Gardini denuncia quella che definisce una “strumentalizzazione politica” della crisi in Medio Oriente, accusando alcune frange della sinistra e dei centri sociali di trasformare i cortei pro-Palestina in veri e propri atti di disturbo dell’ordine pubblico.

“Bloccare stazioni, tram, interporti, occupare spazi pubblici senza autorizzazione non ha nulla a che fare con la difesa dei diritti del popolo palestinese,” afferma Gardini. “Sono azioni organizzate, non spontanee, che puntano a destabilizzare le comunità locali. Chi oggi chiude un occhio per convenienza politica, domani ne sarà complice".

L'’Italia si Ferma per Gaza: blocchi in tutto il paese

Le manifestazioni in corso lungo tutto lo Stivale

Un attacco diretto anche a parte della classe dirigente del centrosinistra, accusata di ambiguità e silenzio di fronte a quella che, secondo la deputata padovana, è una “deriva eversiva”.

Flotilla per Gaza: 5 cose da sapere sulla missione simbolo della solidarietà internazionale

Dal significato storico ai protagonisti del 2025

Gardini ha poi espresso gratitudine verso le Forze dell’Ordine per il lavoro svolto nei giorni delle proteste:
“Ringrazio il Prefetto, il Questore e tutte le donne e gli uomini in divisa che stanno intervenendo con grande professionalità. Serve fermezza per difendere la legalità e tutelare la sicurezza delle nostre città".

Sciopero a Padova: bloccato l'interporto in nome di Gaza e della Flotilla

Da Padova a Verona, da Vicenza all’A31: migliaia di persone in piazza per protestare

La dichiarazione si inserisce in un contesto politico sempre più teso, con mobilitazioni legate al conflitto israelo-palestinese che stanno attraversando l’intero Paese. E mentre le piazze si riempiono, anche lo scontro tra le forze politiche si accende.