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Cronaca il commento
15.10.2025 - 13:10
I carabinieri scomparsi
Una breve ma intensa riflessione quella espressa dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Padova, Colonello Simone Pacioni, in merito ai drammatici eventi di Castel d’Azzano che hanno segnato la perdita di tre militari.
“Non è facile guardare una mamma, un papà, un figlio, una figlia, una moglie, una nonna e dire che il proprio figlio, il papà, il marito, il nipote è morto nell’adempimento del dovere. Non è facile guardare il dolore lancinante per un vuoto improvviso, un punto di riferimento che in un attimo non c’è più. Non è facile…” esordisce il Colonello Pacioni, sottolineando la profondità della sofferenza che tocca chi resta.
Ma questa difficile realtà è anche “l’essenza dell’essere Carabiniere fino in fondo, dell’aver cucita sulla propria pelle la nostra uniforme, del far parte di una grande Famiglia che quotidianamente cerca di portare serenità, sicurezza, fiducia nei propri concittadini”.
Pacioni evidenzia l’orgoglio e la dedizione che accompagnano ogni azione di questi uomini, fatta di “azioni silenti, di rischi imprevedibili, di senso di giustizia, di equità, di equilibrio, di vicinanza, di comprensione”.
“Oggi è il momento del silenzio, ci stringiamo alle Famiglie dei Nostri Caduti, Davide, Valerio e Marco, che ci guardano dal Cielo e ci sorreggono con la forza del Loro Esempio”, conclude con profonda commozione il Comandante, invitando a riflettere sul sacrificio di chi serve il Paese con coraggio e dedizione.
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